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La classifica dei comuni più indebitati d'Italia. Secondo il Cgia di Mestre i comuni più indebitati sono al nord

comuni indebitati E' Torino il Comune capoluogo più indebitato d'Italia: il risultato emerge da un'analisi condotta dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre che ha calcolato l'incidenza percentuale del debito sulle entrate correnti, dei 118 Comuni capoluogo di provincia presenti nel nostro Paese. Con l'analisi di questo primo parametro di riferimento, si e' cercato di capire quanto incidono le passività, accumulate da un Comune, sul totale delle proprie entrate. Al primo posto di questa speciale graduatoria troviamo Torino, con una percentuale di debito sulle entrate correnti pari a 252,2, seguono Carrara, con il 223,1%, Milano, con il 209,9%, Teramo, con il 192,1% e Fermo, con il 181,5%. fonte: Adnkronos

Pietro Santagati

Custodite la memoria come si custodisce il pane caldo del mattino

prof. Salvatore Marchese
Custodite la memoria come si custodisce il pane caldo del mattino. Come si conserva un monile semplice e luminoso della nonna. E fatene buon uso, perché “un popolo senza memoria, è un popolo senza futuro”. In quest’anno “di grazia” duemilaundici sono tanti i motivi per ricordare e per celebrare la memoria: il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia e il bicentenario della nascita del prof. Salvatore Marchese. Ma chi è costui? Una delle figure più eminenti e significative della storia della città di Misterbianco, di Catania e dell’intera Sicilia.

Rifiuti, da oggi uno sportello

Comune di Misterbiancoda lasicilia.it
A seguito della riforma degli Ato, varata
dall’Assemblea regionale e della ridistribuzione
delle competenze, l’amministrazione
comunale di Misterbianco
da oggi attiverà uno sportello
dove si potranno chiedere informazioni
su bollette e tassa rifiuti.
Due settimane fa, il sindaco Ninella
Caruso
, a seguito della situazione di
precarietà dell’ufficio della Simeto
Ambiente
che serviva quattro Comuni
(Misterbianco, Motta S. Anastasia,
Camporotondo Etneo e S. Pietro Clarenza),
che determinava file interminabili
e problemi di ordine pubblico,
aveva ordinato la chiusura dell’ufficio,
dal momento che si trattava di locali
comunali. La decisione, se da un lato
ha creato qualche disagio, dall’altro
risolverà definitivamente il problema,
dal momento che saranno nuovamente
i Comuni a gestire questo
servizio con il proprio personale, come
avveniva fino al 2005.

Un Eroe misterbianchese dimenticato? Speriamo No!

Orazio Costarella Orazio Costorella
(Misterbianco, 1924 – Poggio di Otricoli (Terni), 17 febbraio 1944

Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, invece di cercare di ritornare al suo paese, si aggrega alle prime formazioni partigiane che cominciavano a contrastare in armi i fascisti della Rsi ed i nazisti invasori. Entra a far parte della Brigata Garibaldina “Antonio Gramsci”, la più consistente tra tutte le strutture della regione. Nel gennaio del 1944, grazie al contributo della Brigata Gramsci, viene proclamata la “Prima Zona Libera”; una vera e propria Repubblicana Partigiana nell’Italia centro Settentrionale.

Sulla giornata conclusiva di Auschwitz , lo spirito del luogo

ANPI Catania
Giorno 24 febbraio si è svolto al centro fieristico Le Ciminiere il convegno conclusivo della mostra “Auschwitz, lo spirito del luogo”, organizzata dalla Provincia Regionale di Catania, inaugurata il 27 gennaio in ricorrenza della “Giornata della Memoria”.

Iniziativa encomiabile che, con la realizzazione della notevole ed efficace mostra, il coinvolgimento diretto di studenti delle scuole catanesi, i convegni organizzati e il gemellaggio con la provincia di Oswiecim – Auschwitz -, ha voluto riportare all’attenzione dei cittadini i nefasti misfatti consumati nei Lager dai nazifascisti.

Solidarietà a padre Carlo D’Antoni

ANPI Catania

L’ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – di Catania esprime viva solidarietà a padre Carlo D’Antoni, parroco della chiesa di Bosco Minniti, - Siracusa.

In questo momento triste della sua vita e della sua attività civile. Sbattuto, dalla “forza degli eventi”, come se fosse un mostro, in prima pagina nazionale. Trattato ed additato, anche al “pubblico disprezzo” , con parole avvelenate trasudanti derisioni. Come un inno che conclama una verità di colpevolezza, certa ed inossidabile.

Eppure, da sempre - coadiuvato da un gruppo di persone -, mentre tutti gli altri volgevano lo sguardo altrove senza civile ed etica vergogna, ha prestato aiuto. Attivo e concreto. Con abnegazione e senza orari "ufficio". In tanti hanno trovato tetto e cibo nella sua chiesa. Agli ultimi degli ultimi. I migranti.

C’era na stidda

presepe

C’era na stidda, n’voi e n’asineddu,
m’papa’, na mamma e n’bammineddu.

dintra la rutta n’aveunu nenti,
sulu l’amuri di tanta genti
ca nun puttava gioielli e ori,
ma ppi rialu puttava u so’ cori.

ora passaru duemila e non’anni
e lu natali si fici assai ranni:
i mercatini, u panettoni,
a vesti nova, a sira u cenoni.

Maria Cristina Fiorito

Natale di violenza: oggi i migranti, domani noi

Frazioni in MovimentoDa qualche tempo Catania è violenta. Stavolta non parliamo della violenza ormai endemica, silente ed odiosa dell’assenza di servizi, spazi e democrazia, e di quella sfacciata e brutale praticata dalle bande criminali che imperversano nella nostra città. Parliamo degli atti di maltrattamento che i migranti subiscono quotidianamente ad opera della forza pubblica mentre, nel disperato e tormentato tentativo quotidiano di sopravvivere, cercano di vendere le loro mercanzie. La forza pubblica che si illude di ripristinare la legalità nella città più illegale d’Italia perseguendo gli ultimi del nostro ambito sociale, che cercano accoglienza, solidarietà e giusto diritto a vivere; che attua sequestri, che identifica in maniera antidemocratica, che insegue utilizzando metodi che non si conciliano con il riconoscimento dei civici diritti universali di rispetto nei riguardi dei cittadini.

Acqua: Bene comune, democrazia e Costituzione

ANPI CataniaL’ ACQUA, a partire da quella che esce dai rubinetti, è il principale Bene comune dei cittadini, come l’aria.
Acqua e aria determinano la vita. Acqua, diritto fondamentale, universale, valore primario della democrazia. A partire da quella nostra, italiana, retta dalle norme costituzionali scritte a seguito degli atti valorosi di uomini e donne che si batterono per riconquistare libertà, giustizia, solidarietà e diritti civili.
Il voto del Senato del 4 novembre, conseguente alle predilezioni culturali ed ideologiche della maggioranza, ha sancito la privatizzazione della gestione dell’acqua e dei servizi idrici.
Si espropriano le Regioni e i Comuni dalle proprie funzioni fondamentali di gestione del territorio previste dalla Costituzione, si sottraggono ai cittadini i requisiti fondamentali di scelta e di partecipazione alla vita democratica su aspetti prioritari che Li riguardano.

Quando la competenza ed il coraggio stanno al governo

Raffaele LombardoNell'inchiesta mandata in onda dall'emittente televisiva Reggio Tv e firmata da Francesco Chindemi sul dissesto idrogeologico del messinese, in testa, subito dopo la sigla di "Mirror", un incredibile video nel quale il Governatore della Regione Sicilia, Lombardo, parlando con un suo collaboratore, afferma di avere firmato la "declassificazione del rischio" per un consigliere comunale di Rosolini (Sr) che voleva costruire la propria casa nel letto di un torrente.
"E' una vicenda nota a cui stiamo provvedendo" - ha dichiarato Lombardo a Chindemi.

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