Da qualche tempo Catania è violenta. Stavolta non parliamo della violenza ormai endemica, silente ed odiosa dell’assenza di servizi, spazi e democrazia, e di quella sfacciata e brutale praticata dalle bande criminali che imperversano nella nostra città. Parliamo degli atti di maltrattamento che i migranti subiscono quotidianamente ad opera della forza pubblica mentre, nel disperato e tormentato tentativo quotidiano di sopravvivere, cercano di vendere le loro mercanzie. La forza pubblica che si illude di ripristinare la legalità nella città più illegale d’Italia perseguendo gli ultimi del nostro ambito sociale, che cercano accoglienza, solidarietà e giusto diritto a vivere; che attua sequestri, che identifica in maniera antidemocratica, che insegue utilizzando metodi che non si conciliano con il riconoscimento dei civici diritti universali di rispetto nei riguardi dei cittadini.
E’ grottesco che tutto ciò avvenga proprio a Catania dove mafia, clientelismo e malaffare allungano i propri tentacoli su importanti settori della vita sociale, politica, economica ed anche religiosa.
Reputiamo vergognose le confische, gli arresti, le perquisizioni perpetrate ai danni dei migranti che svolgono l’attività di lavoratori ambulanti.
Reputiamo paradossale che, mentre i saccheggiatori storici della nostra città e della nostra visibilità, millantano una riqualificazione della zone di Corso Sicilia si concretizzino soprusi ai danni dei più deboli, si identifichi chi li difende mentre violente organizzazioni neo-fasciste sono libere di imbrattare con slogan razzisti i lucenti viali appena ristrutturati.
Reputiamo paradossale che alla pacifica convivenza tra i popoli, si oppongano condotte aggressive e razziste legittimate dal “Pacchetto Sicurezza” che, criminalizzando i migranti, attizza fratricide guerre tra poveri. Ma la condanna non Basta. Esprimiamo solidarietà concreta convocando un volantinaggio giorno 10 Dicembre dalle 16.00 tra piazza Stesicoro e Corso Sicilia.
Basta Violenze! Basta soprusi! Basta razzismo! Oggi tocca ai Migranti, domani toccherà a noi.