Tradizioni

La "cuddura cu l'ova", si perpetua un'antica tradizione misterbianchese

Teatro ComunaleNel periodo pasquale si perpetua a Misterbianco un’antica tradizione risalente a tempi e “riti” perduti. “A cuddura cu l’ova”, una specialità tipica e un “culto” popolare che in Sicilia assume i nomi più svariati di provincia in provincia (“aceddi, pupi, palummeddi” ecc.). Una volta era il regalo di Pasqua che si faceva ai propri cari, soprattutto dalla suocera alla futura nuora, o ai padrini, molto prima che nascessero le odierne uova pasquali.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
18/04/2019

La cronaca dell'eruzione del 1669 - Ricostruzione dell'evento - Testi originali

Stampa 1669Alcune notizie, o circostanze, che riferisconsi, non solo dai nostri Scrittori, ma pure dal conte Winchelsen, Signore Inglese, che ritornava da Costantinopoli, ove aveva dimorato in qualità di Ambasciatore del suo Re, mentre perdurava questo incendio, e si trattenne apposta nel nostro Mare, e poi scese in Città convitato dal Vescovo. Arrivato questi in Napoli scrisse al suo Re una lettera questo avvenimento, e questa lettera fu inserita nella Relazione del suo viaggio dal Sig. Cavaliere Hamilton, d’onde fu tradotta amie preghiere in lingua francese da Madama Sara Schenden, Signorina di sommi meriti, quando questa venne in questa Città con suo marito il Sig .Scheuden mio singolare padrone. Valendomi dunque di questa lettera addurò un nuovo testimonio oculare, incapacedi caricare ed esagerare, essendo un straniero portato di sua natura alla semplice verità.

Vito Fichera

29 marzo 1669 - 1969 - 2019. Misterbianco, la memoria e l’identità

Tra le carte poggiate alla rinfusa nel mio piccolo archivio personale, conservo come una reliquia una copia del periodico “Il Seminatore” (Anno IV 4 – 5 Quindicinale 1-16 marzo 1969), da cui ho tratto questo breve e toccante articolo a firma di un indefinito “Cronista”. Ricordo che in quel “corteo”, in quella lunga processione aux flambeaux, che avanzava nel silenzio di quella lontana notte di 35 anni fa, “c’ero anch’io”. E ricordo che nell’aria quasi si percepiva un non so che di indefinito, di solenne, di unico, nei volti dei tanti misterbianchesi si notava l’emozione, la commozione, l’orgoglio di partecipare ad un evento storico, irripetibile, per la città.

Angelo Battiato

Al Museo della Civiltà contadina, San Giuseppe ispira la riflessione dell'Azione Cattolica sul senso del lavoro

Museo Civiltà ContadinaAl Museo della Civiltà Contadina di Misterbianco, incontro di riflessione dedicato a San Giuseppe, modello e patrono dei lavoratori, promosso dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica (MLAC), sul tema “Lavoro di generazione in generazione”, con la presenza del vicario generale e assistente dell'A.C. dell'Arcidiocesi di Catania mons. Salvatore Genchi, dell’assistente del Mlac sac. Orazio Scuderi, del sac. Salvatore Bucolo responsabile diocesano per la Pastorale familiare, del parroco Salvatore Reina e del seminarista Andrea Pellegrino.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
15/03/2019

Alberto era il X Duca di Misterbianco Dinastia che parte da Federico II Scomparso Trigona uno dei "Gattopardi"

Duca di MisterbiancoNell'anno in cui si celebra il 350° anniversario dell'eruzione che distrusse il comune di Misterbianco, arrivando fino a Catania, scompare uno degli ultimi “Gattopardi” della Sicilia, Alberto Trigona X° duca di Misterbianco, anche se il feudalesimo è stato abolito nel lontano 1812 con la promulgazione della Costituzione siciliana.

Carmelo Santonocito
La Sicilia
20/02/2019

Cos’è il Piano della Madonna degli Ammalati?

Piano Madonna degli AmmalatiRitorneremo a settembre, come ogni anno, al Piano da’ Madonna ‘i Malati. Ancora una volta, come sempre, come quando ci venivamo da bambini, attaccati alle sottane delle nostre mamme, delle nostre zie, quasi senza capire cosa si stesse celebrando, e cos’era quella gran baldoria in giro, quell’odore di calìa, di fave abbrustolite, e poi quegli spari, forti, assordanti, quello scampanio e quel canto, dentro ‘u Chianu; ricordo che per tant’anni mi colpiva il viso d’un giovane misterbianchese, barbuto, possente, che a squarciagola intonava, a braccetto con altri ragazzi, ‘a Cantata in onore a Maria.

Angelo Battiato

Misterbianco tra passato e futuro: per celebrare in sinergia il 350° anniversario della devastante eruzione dell'Etna e la ricostruzione

350° Anniversario«Siamo legati a un passato arrivato fino a noi, e siamo un presente proiettato verso il futuro». Così esordisce nell’incontro pubblico al Teatro comunale padre Giovanni Condorelli, parroco della Chiesa Madre di Misterbianco, nell’esporre le motivazioni che hanno spinto la Parrocchia S. Maria delle Grazie, la Fondazione culturale “Monasterium Album” e un Comitato appositamente costituitosi a promuovere nel 2019 le celebrazioni per il 350° anniversario dell’eruzione dell’Etna che nel marzo del 1669 distrusse l’antica Misterbianco, devastando con la lava altri comuni nel proprio cammino e segnando la storia e la sorte di una comunità costretta all’esodo. «Il nostro essere qui è il dono del sacrificio e della fede di tanti». Ed ecco il voler tramandare la memoria, prendere coscienza del proprio passato e di un futuro da costruire, attraverso un legame con i segni più importanti della storia collettiva locale.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
18/07/2018

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