Tutti a casa!

Matteo RenziDomenica 4 dicembre sono andato a votare con l’abito buono della festa e le lacrime agli occhi di commozione e di gioia, “vado a difendere la Costituzione”, ripetevo tra me lungo il tragitto, e accanto a me scorgevo le figure di Piero Calamandrei, dei fratelli Cervi, del partigiano Pasi; e c’era anche mio nipote Agostino, e tantissima gente, il passato e il futuro della Nazione! Che gioia!

Alla fine ce l’abbiamo fatta a difendere la Costituzione italiana contro tutti i possibili “poteri forti”! Certo, non è stato un voto qualunque come ce ne sono stati altri in passato, questo voto “plebiscitario” dovrà pur significare qualcos’altro! E significa, secondo me, per esempio, che chi ha responsabilità politiche e amministrative e voleva “scardinare” la Costituzione non è più legittimato a restare al proprio posto. Deve andare a casa!

E Renzi, ca ‘a botta ‘a siggiu bona, l’ha capito bene e s’è dimesso la stessa sera. Adesso aspetto che altri si comportino di conseguenza, piccoli e grandi! Chi voleva “scardinare” la Costituzione, la “bibbia laica dello Stato”, ed ha ricevuto il 60, il 70, l’80 % di No dal popolo sovrano, non è più nessuno, non è legittimato neppure a tagliare un ramo secco dall’albero do’ Monumentu alle sette di mattina. Certo, ognuno ha una coscienza e una propria dignità personale e politica, e faccia come meglio crede.

Ma ‘a sustanza è solo una, “non siete più nessuno”, non avete più il contatto con il popolo, non avete un “idem sentire de republica” con la comunità, non siete più sulla stessa “lunghezza d’onda” con la vostra gente! Come potete rappresentarla, come potete parlare in nome e per conto del popolo!? Tutti a casa, e ppi sùbbitu!

Angelo Battiato

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