Promosso dal Gruppo “Attiva Misterbianco”, al Teatro comunale uno straordinario incontro con Adelmo Cervi, figlio di Aldo, uno dei 7 fratelli lavoratori innovativi nei campi e tenaci partigiani, arrestati di notte e incarcerati, fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943, e poi decorati con la medaglia al valor civile. Con l’emozionante e scrupolosa testimonianza personale di una delle famiglie e delle storie più emblematiche della Resistenza italiana.

In occasione del centenario dalla sua nascita, il vernissage di una mostra indagine che documenta proprio questo: le mie domande, i miei appunti, tramite documenti, foto, oggetti direttamente dal suo archivio...

Pur non essendo una “istituzione” ufficiale, continua a stupire a Misterbianco quella che può definirsi la “casa museo” di Nino Nicolosi, noto ex funzionario pubblico ora ultraottantenne, politico di lungo corso che fu apprezzato consigliere comunale e assessore. I visitatori di quelle stanze incredibili trascorrono ore di curiosità e amicizia, alle prese con una meticolosa raccolta di più di 5 mila documenti - tra manifesti, libri, ritagli, foto, locandine, articoli di stampa e immagini di ogni tipo - che rappresentano eventi e momenti politici, sociali, culturali e religiosi di oltre 60 anni, gelosamente catalogati e sistemati in scaffali e faldoni.

Dopo un lungo e ironico "campanilismo" tra Misterbianco e Motta S. Anastasia, 14 anni fa la comune vicinanza delle discariche ai rispettivi centri abitati, sulle antiche colline dei Sieli, diede vita ai “Comitati No discarica” che affratellarono cittadini e attivisti delle due comunità soggette ai denunciati danni ambientali. E il motto “Misterbianco e Motta uniti nella lotta” nell’ultimo decennio ha contrassegnato molteplici iniziative e “battaglie” unitarie dei due centri vicini su una questione vitale ancora aperta. Con una fraternità consolidata, le due comunità ora si incontrano in significativi progetti comuni sul piano culturale, sociale e umanitario.