Fra un attento e caloroso pubblico presente è stata trascorsa una piacevole serata letteraria alla Biblioteca comunale di Motta Sant’Anastasia, dove è stato presentato il libro “Il caso di Roccafiorita”, di Simone Giacalone, un giallo intrigante e zeppo di suspence. Presente l’assessore alla Cultura, avvocato Carmen Zappalà, che ha espresso parole di elogio per la qualità dell’evento culturale.
Roccafiorita è un paese reale del messinese di 200 anime “che, sdraiato sulle pendici del monte Kalfa, balcone sui Peloritani, s’affaccia sulla Valle D’Agrò” come ha detto il prof. Pino Pesce nella presentazione del libro. Il libro racconta d’un omicidio, avvenuto nel paese, d’un’avvenente donna bulgara, che misteriosamente era venuta a vivere nel borgo dopo aver sposato Tano, un finanziere del luogo in pensione. Il giallo gira attorno a Liborio, un dentista, per tutti gli abitanti “‘u dutturi”, che, per fuggire il caos e i rumori dei grossi centri, era venuto a vivere a Roccafiorita.
Nel piccolo borgo, il dentista vive una vita tranquilla in armonia con la natura e l’ambiente in genere; gli bastano le lunghe passeggiate per raggiungere il santuario della Madonna dell’Aiuto, luogo di fede e di pellegrinaggio, la sua governante Agostina, il suo fedelissimo bulldog inglese e i suoi pochi e simpatici amici coi quali spende piacevolmente il suo tempo giocando a tressette al bar nei momenti di ozio. Ma ‘u dutturi ha anche un altro passatempo: la lettura di gialli che divora nella sua amata solitudine.
Questo hobby gli servirà poi per indagare sull’omicidio, quando la tranquillità del paese verrà spezzata dal tragico fatto di sangue. Il dialogo fra l’autore e il professore Pino Pesce è stato introdotto dalle letture dell’attrice Marcella Marino che, nell’occasione, ha letto con eleganza alcuni brani del giallo. Il pubblico è stato generoso d’applausi, segno che ha gradito la proposta culturale.