Solo pochi giorni di comprensibile pausa estiva nello scenario politico-amministrativo di Misterbianco, che si è già rimesso in moto su più versanti. Anzitutto, il Consiglio comunale straordinario di martedì 22 sera per fare il punto sulla spinosa vertenza degli operatori degli Asili nido e Spazi gioco e possibilmente intraprendere un’azione compatta e trasversale verso il Distretto sociosanitario. E molte riunioni di Commissioni in programma. Poi, probabilmente già a fine mese, alcune questioni importanti dovrebbero trovare spazio in Consiglio comunale.
La prima questione riguarda l’Etnambiente, nota società “partecipata” del Comune che assicura sul territorio alcuni servizi di pubblica utilità, ma che si trova in paradossale contenzioso legale col Comune stesso - suo unico datore di lavoro - per motivi di bilancio e pretese finanziarie su presunti crediti vantati per ingenti somme. La società dovrebbe essere coinvolta sia in sede di discussione in Commissione consiliare sia a Palazzo del Senato. Di certo c’è oggi, a sentire l’Amministrazione comunale, che Etnambiente a Misterbianco a fine anno cesserà, anche in ossequio alla “legge Madia”. Per i suoi dipendenti, tuttavia, nessun pericolo occupazionale perché si studiano e si troveranno le opportune soluzioni di continuo impiego lavorativo.
Un altro argomento di particolare importanza riguarda la nuova disciplina dei “lavori in economia”, in base al “codice dei contratti” (decreto legislativo 50 del 2016) aggiornato dall’Anac col d.lgs. 56 del 2017. Un dovere di trasparenza e legalità che si intende assicurare. Dopo varie polemiche - e anche attacchi delle opposizioni nell’ultimo biennio – l’Amministrazione comunale si accinge a recepire l’obbligo di “rotazione”, cioè di affidamento a imprenditori diversi, determinando un massimo di 100mila euro a singolo imprenditore nell’anno solare.
C’è poi il tema dell’efficientamento energetico. Il Comune adotterà il regolamento per il “Piano Azione energia sostenibile” (Paes), con l’obbligatorietà della certificazione energetica per tutti gli immobili pubblici (a partire dalle scuole) che consentirà l’accesso agli appositi finanziamenti regionali ed europei per gli interventi da compiere. Una lacuna che era in effetti da colmare. Previsti inoltre interventi (in aggiunta a quelli inseriti nel Piano triennale delle opere pubbliche) sul vetusto acquedotto comunale.
La Sicilia
21/08/2017