Il sistema si appresta a cambiare, ma con quali risvolti e contraccolpi sulla situazione attuale? È l'interrogativo al quale si è tentato di dare una risposta ieri mattina, nel corso di un convegno tenutosi a Catania, sul tema: "La gestione integrata dei rifiuti in Sicilia. Esperienze a confronto e prospettive future".
Erano presenti il deputato regionale e presidente della IV commissione regionale "Territorio e Ambiente", Fabio Mancuso; la dott. ssa Silvia Coscienza, dirigente del servizio 5, Osservatorio sui Rifiuti; Angelo Liggeri, commissario liquidatore della società Ato Simeto-Ambiente; Carmelo Caruso, direttore tecnico di Simeto-Ambiente; Ottavio Ecora, responsabile dell'area di controllo di gestione della società Simeto-Ambiente. Ad aprire i lavori il commissario liquidatore di Simeto-Ambiente, Angelo Liggeri, che in apertura ha portato i saluti del prefetto Angelo Sinesio e del presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Sempre Liggeri ha poi evidenziato le criticità più importanti relativamente alla riforma in atto e che comporterà la cessazione dell'attività degli Ato e l'ingresso delle Srr. Due i punti fondamentali relativamente al periodo di transizione tra un'esperienza e l'altra: l'aspetto finanziario e quello gestionale.
«Come verrà gestita la fase tra il sistema Ato e il sistema Srr? - evidenzia il commissario Liggeri - le Amministrazioni devono riflettere su quale sistema sia il più virtuoso». Ottavio Ecora ha invece puntato sugli aspetti finanziari, relativi al periodo 2004-2011. Il sistema, in questo caso, è cambiato, guardando soprattutto alla riscossione e da qui all'autosufficienza finanziaria del sistema. Da evidenziare che dal 2004 al 2011 sono stati emessi atti finanziari per 500 milioni di euro. Relativamente al pagamento spontaneo della tariffa, si è registrato, nel periodo in esame, un andamento altalenante, per giungere al 2011, anno in cui si sono registrati i più alti livelli di pagamento della Tia, con riflessi positivi sull'intero sistema. Ha preso, poi, la parola il direttore tecnico di Simeto-Ambiente, Carmelo Caruso, che ha evidenziato come il sistema è cambiato radicalmente negli anni. Si è passati dalla semplice raccolta dell'indifferenziato, a un sistema integrato pieno, dove la differenziata è diventato il principale punto di forza, con 10 isole ecologiche oggi funzionanti nelle 18 realtà comunali gestite dalla società Simeto-Ambiente. Determinante è stata la collaborazione dei sindaci e delle ditte del Consorzio Simco.
Nel 2011 si è chiuso, proprio relativamente alla raccolta differenziata, con il 19,25%; a maggio del 2012, si è raggiunto il 29,24%. In termini di costi, significa un netto calo delle spese, con risparmi per i Comuni e gli utenti. Poi è intervenuta Silvia Coscienza, dirigente del servizio 5, Osservatorio sui rifiuti. «Bisogna andare avanti sulla strada intrapresa. Il nuovo piano speriamo possa essere approvato dal Ministero al più presto, per uscire da una situazione d'impasse. Occorre un piano rifiuti che sia foriero di questo modello, rappresentato dall'Ato Simeto-Ambiente, che porta a risparmiare ma anche ad un rispetto dell'ambiente e della salute».
In chiusura lavori, l'intervento del presidente della IV commissione Territorio ed Ambiente, l'on. Fabio Mancuso, commissione che proprio questa settimana esaminerà la delibera della Giunta regionale dove è stata decisa la creazione di 8 sub-ambiti che vanno ad aggiungersi ai 10 già previsti. Ed ecco il cronoprogramma: entro il 30 giugno verrà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il nuovo piano dei sub-ambiti, i Comuni avranno 30 giorni di tempo, con i propri Consigli comunali, di approvare l'adesione al nuovo ambito; i primi 15 giorni di luglio, poi, si terranno dei workshop, per risolvere le criticità che si presentano. Dal 3 agosto, se i Comuni non avranno ottemperato all'adesione, verranno commissariati. «Il sistema è quello irreversibile di scelta che ha fatto il governo regionale - afferma Mancuso - Un sistema che punta al porta a porta e alla creazione di centri di compostaggio». Quindici i nuovi impianti che devono sorgere, con 15 gare che andranno in pubblicazione. Per quanto riguarda i sub-ambiti del Catanese, «Catania area metropolitana» comprende la quasi totalità dei Comuni di Simeto-Ambiente, perde solo Adrano e conquista altri Comuni della provincia.
26/06/2012
Commenti
Come si giustifica questo
Come si giustifica questo "movimentismo" di Simeto Ambiente?
Io ho una teoria generale ma che potrebbe essere valida anche per Simeto Ambiente.
La malapolitica siciliana svolge una funzione che volgarmente si può rappresentare come un tappo. Come un tappo che ha una funzione contenitiva, la malapolitica siciliana ha come primo scopo mantenere entro certi limiti le buone idee, il progresso, la società civile, la bellezza, in sintesi il bene comune.
Quando (in rarissime occasioni) la malapolitica sic. è debole, il bene comune si libera dalla decennale "prigionia" e contagia tutti i siciliani non affetti da malapolitica (per costoro non ci sono speranze), persino il funzionario più leale che deve alla malapolitica una "poltrona" da 200/300/400 mila euro all'anno, non fa altro che pensare al bene comune.
Quanto dura la libertà del bene comune?
Di solito poco, fino alle elezioni più vicine. Questa volta dovrebbero svolgersi in autunno quindi non abbiamo molto tempo, anche se, noi (i contagiati) siamo ottimisti. Potrebbe capitare che la malapolitica sic., troppo debole e instabile, si ritrovi senza sponsor e bloccata entro certi limiti (tipo delle robuste sbarre metalliche). In questo caso il bene comune potrebbe rimanere libero per molto... molto... molto tempo.
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