A "Le Iene" lo scandalo dei commissari Oikos: il video

Video Le Iene Discarica MisterbiancoGrande servizio di Dino Giarrusso, (SUDPRESS ne scrive sin dal gennaio 2015), che mostra a tutta l'Italia cosa succede a Catania tra appalti sempre in proroga, discariche da chiudere che non chiudono e commissari prefettizi che guadagnano cifre assurde e fanno il contrario di quello per cui sono stati nominati. E Giarrusso non ha detto tutto, perché forse non lo sa. E lo dirà Sudpress. Domani.

Il servizio di Dino Giarrusso, eclettico giornalista-artista di origini catanesi ormai volto acquisito del popolare programma “Le Iene”, andato in onda domenica 6 marzo su Italia 1, comincia con la narrazione dei timori della popolazione di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia per le condizioni di pericolo alla salute pubblica determinati dalla vicinanza di una mega discarica di rifiuti.

Ma dopo aver parlato dell’incidenza del tutto anomala di tumori e leucemia tra gli abitanti della zona, Giarrusso si concentra sulla nomina dei “commissari prefettizi”.

Le anomalie nella gestione di questo commissariamento, disposto dal prefetto di Catania Maria Guia Federico, della Oikos, l’azienda di proprietà della famiglia Proto, che gestisce l’appalto dei rifiuti del comune di Catania e la contestata discarica di Valanghe d’Inverno, le abbiamo segnalate all’opinione pubblica sin dall’origine.

Era infatti il primo gennaio 2015 quando Sudpress pose il quesito sui motivi di scelta proprio di quei commissari.

Ma ripercorriamone brevemente la storia prima di proporre integralmente il video de Le Iene.

La ditta OIKOS è tra quelle coinvolte nell’inchiesta palermitana Terra mia che a luglio 2014 ha portato all’arresto di un funzionario dell’assessorato regionale Territorio e ambiente e di tre imprenditori del settore dei rifiuti, tra i quali il titolare dell’impianto mottese Domenico Proto.

OIKOS gestisce la discarica Valanghe d’Inverno (tra Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, in provincia di Catania) e l’appalto per la gestione dei rifiuti nel Comune di Catania. Il cantiere di Catania era stato affidato, a dicembre 2010, con appalto quinquennale al raggruppamento di imprese composto da OIKOS e IPI, società anch’essa destinataria di un’informazione interdittiva antimafia.

La OIKOS viene dunque commissariata dalla Prefettura, su sollecitazione dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) e vengono adottate due distinte misure di gestione:
− Cantiere NU di Catania, decreto Prefetto di Catania del 18 settembre 2014
− Discarica Valanghe d’Inverno, decreto Prefetto di Catania del 19 dicembre 2014
Il Prefetto Maria Guia Federico nomina tre amministratori straordinari per ognuno dei due provvedimenti:
− Cantiere di Catania: dr. Maurizio Cassarino, gen. Carlo Gualdi, e ing. Riccardo Tenti
− Valanghe d’Inverno: dr. Maurizio Cassarino, ing. Riccardo Tenti, dr. Stefano Scammacca.

Anche la IPI viene commissariata, sempre il 18 settembre 2014 e vengono nominati: avv. Giuliano Fonderico, dr. Maurizio Cassarino e ing. Riccardo Tenti.

Sudpress se ne è più volte occupato (alcuni degli articoli in calce) e la vicenda è anche stata oggetto di interrogazioni parlamentari da parte dell’on. Giuseppe Berretta, centrati in particolare sull’esosità dei compensi per i commissari che vengono indicati dalla prefettura come “in linea con i tariffari ministeriali”, mentre pare che li moltiplichino addirittura per sette volte. Ma su questo occorrerà un approfondimento.

Abbiamo anche segnalato come proprio la gestione commissariale della Oikos abbia persino impedito al Comune di Catania di applicare all’azienda le sanzioni milionarie previste dal capitolato speciale dell’appalto sulla gestione dei rifiuti.

Vicenda che pare abbia portato in rotta di collisione l’allora dirigente Salvo Cocina, che quelle sanzioni aveva provato a farle pagare con propria determina, e l’amministrazione Bianco che ne impose la sospensione. (vedi l’articolo “Rifiuti Catania: penali record (sospese) alla Gestione Commissariale IPI-Oikos”).

Uno degli aspetti maggiormente contestati dalla popolazione locale, sindaco di Misterbianco Di Guardo in testa, riguarda le modalità con cui i commissari prefettizzi hanno onorato il proprio mandata.

Infatti, come segnala Giarrusso, compito principale sarebbe stato quelo di condurre la discarica di Valanghe d’Inverno alla chiusura, anche per mancanza di autorizzazioni.

Ma, stranamente, i commissari non solo non procedono autonomamente alla dismissione, ma arrivano addiritttura a ricorrere al TAR contro gli atti della Regione che la dispongono.

Le risposte dei commissari, (che già in passato avevano minacciato le solite querele), particolarmente interessante anche per i modi l’intervento del commercialista catanese Maurizio Cassarino, lasciano ulteriormente perplessi, arrivando a citare provvedimenti di ASP e Regione che Giarrusso smentisce immediatamente documenti alla mano.

Nel suo servizio Giarrusso pone maliziosamente ai commissari l’ovvia domanda: “Se la discarica chiude, continuereste a percepire le favolose indennità?”
La risposta è altrettanto ovvia.

Adesso, grazie al servizio de Le Iene, la storia si pone all’attenzione nazionale e qualche intervento dovrà pur esserci per chiarire l’intera questione.

Pierluigi Di Rosa
sudpress.it
07/03/2016

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Commenti

@Vania Contrafatto Rosario

@Vania Contrafatto Rosario Crocetta ‪#‎discarica‬ ‪#‎discaricabarile‬
‪#‎misterbianco‬ ‪#‎motta‬ Fausto Raciti Anthony Emanuele Barbagallo

L'assessore regionale dice che la chiusura dipende dai "tecnici", i tecnici dicono che la chiusura dipende dalla giunta regionale... In mezzo a questo #discaricabarile ci stanno: corruzione, processi, ricorsi, appelli, TAR, commissari, 45mila euro al mese, e poi percolato, tumori, puzza... Questo governo regionale sta confermando e sottoscrivendo che "l'emergenza" (dietro la quale c'è tutta quella merda) conta più delle leggi e della salute delle persone: La Rivoluzione più antidemocratica dell'Italia repubblicana, e per questo il presidente Crocetta e i partiti di governo saranno ricordati...
 

Pietro Santagati

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