da lasicilia.it
Una notte messi in fila davanti alla scuola per l'iscrizione del proprio figlio. Sembra incredibile, ma è successo tra il pomeriggio e la notte di lunedì a Misterbianco, quando i genitori si sono organizzati, sfidando il gelo della notte con cappotti, berretti e sciarpe, davanti all'istituto comprensivo statale «Aristide Gabelli» di via Gramsci, stilando una lista di precedenza con i nomi dei genitori che intendevano iscrivere i propri figli.
Il dovere di cronaca ci chiama...ci sarebbe poco da raccontare e pochi momenti da far rivivere ai nostri amici che ci seguono appassionatamente. Ma da buoni cronisti non possiamo esimerci dal raccontare anche momenti bui della nostra storia. Ed eccoci qui a riassumere quanto successo sabato scorso durante il match che ci ha visto affrontare la prima della classe in una partita che alla vigilia profumava di importante incontro, crocevia per l'ASD Città di Misterbianco ma che si è rivelato una vera e propria disfatta in parte per meriti degli avversari (che hanno saputo approcciare nel modo giusto campionato e partita) e in altra parte (forse larga) per demeriti della nostra compagine. Serve a poco piangere sul latte versato...bisogna sapersi rialzare, e anche rapidamente. Detto ciò passiamo ai fatti di quel 15 Gennaio in quel di Belpasso.
da lasicilia.it Dal prossimo febbraio cambierà il piano di circolazione in una parte nevralgica del centro storico di Misterbianco, in prossimità delle vie Giordano Bruno, Manzoni, Sant'Orsola e Sciuto.
Una modifica annunciata tempo fa, ma poi arrestatasi in seguito all'avvio dei lavori di posa della condotta fognaria, che proseguono su tutto il territorio comunale e che interessano anche il vicino territorio del Comune di Motta Sant'Anastasia.
La conferma della modifica alla viabilità si è avuta venerdì sera al termine di un incontro chiesto dalla locale sezione della Confcommercio, che aveva sollecitato il mantenimento su via Giordano Bruno del doppio senso di circolazione. La richiesta veniva soprattutto dagli operatori commerciali, che ritenevano tale modifica dannosa ai loro esercizi, anche perché la sede stradale è abbastanza ampia, tanto da consentire il doppio senso di circolazione.
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Una riunione fiume, protrattasi per oltre 7 ore, con poche interruzioni, necessarie per chiarirsi le idee. Alla fine il parto è riuscito e tra Simeto-Ambiente e il Consorzio Simco è pace fatta. Sono da poco trascorse le 19.30 quando, in Prefettura, a Catania, nel lungo confronto presieduto dal viceprefetto Angelo Sinesio, le parti in causa raggiungono la tanto sofferta intesa che riceve, tra gli altri, la benedizione dei sindacati. Ed eccolo l'accordo: Simeto-Ambiente garantirà per i prossimi 5 mesi al Consorzio Simco un canone di 2 milioni 800mila euro mensili (si sale, dunque, rispetto ai 2 milioni 370mila euro pagati negli ultimi mesi), in cambio il Consorzio si impegna a liquidare le spettanze dei lavoratori entro le scadenze previste. Risolto anche il nodo della questione relativo alle ultime mensilità, tredicesima compresa. In questo caso Simeto-Ambiente dovrebbe girare al Consorzio Simco entro il 24 gennaio la somma di 3 milioni e 600mila euro, in cambio Simco pagherà il saldo di novembre agli operatori ecologici dei comuni di Ragalna e Pedara; la tredicesima mensilità e il mese di dicembre, a tutti i lavoratori.
da lasicilia.it Lo spaccio di sostanze stupefacenti era diventata ormai, visti i precedenti specifici, una vera e propria impresa a conduzione familiare, dove padre e figlio curavano le varie fasi dello spaccio. Ma Gaetano Oratore, 46 anni, e il figlio Vincenzo Dario, di 23, entrambi residenti a Catania, non sapevano di essere controllati dai Cc di Misterbianco, che li hanno arrestati in via Sebastiano Catania, la strada al confine tra il quartiere misterbianchese di Belsito e il capoluogo.
da lasicilia.it Le anticipazioni per coprire i costi del servizio verranno concesse, ma solo dopo che i ruoli relativi alla Tia per il 2011 saranno trasferiti ai Comuni. E' questo il risultato dell'incontro di ieri tra i sindaci di Simeto-Ambiente e il commissario liquidatore della società Ato Ct-3, Angelo Liggeri. Dopo un lungo tira e molla, dunque, e una riunione protrattasi per alcune ore, le parti hanno trovato un punto di incontro che soddisfa tutti.
da lasicilia.it Avevano architettato uno stratagemma all'interno del loro piccolo condominio, che comprende quattro appartamenti, per non pagare più la bolletta dell'energia elettrica, ma sono state scoperte e arrestate dai carabinieri della tenenza di Misterbianco.
Le quattro donne, di 59, 43, 39 e 30 anni, tutte residenti allo stesso indirizzo nel popoloso quartiere di Monte Palma, avevano disattivato i propri contatori e avevano allacciato un filo prima della presa generale, in modo che l'eventuale consumo non fosse segnato sul contatore personale.
Vivace la gara che si è giocata sul neutro de La Palma d’oro. Ospiti attenti a difendersi e pronti a ripartire. La squadra di mister Maricchiolo è partita bene nelle prime fasi della gara per poi lasciare le chiavi del gioco ai padroni di casa. Pericolosi sottoporta in varie occasioni ma poco incisivi sottoporta. Partita sorniona sino al 24’ della prima frazione di gioco, quando Di Stefano, subentrato da pochi secondi ad un gladiatore Zappalà (buona la prima dopo il lungo stop che lo ha tenuto fuori per tutta la prima parte del campionato) s’è preso la responsabilità di spingere sull’acceleratore.
da lasicilia.it Il rame oramai è diventato un metallo talmente «prezioso» da indurre i malviventi a farne incetta per poi rivenderlo in un mercato parallelo clandestino. Questa volta però è andata male a due di Paternò, Giuseppe Prezzavento, 60 anni, con precedenti penali, e C. A. di 58 anni, incensurato, che sono stati arrestati dai carabinieri della locale Tenenza perché trovati in possesso di ben 700 metri di filo di rame, suddiviso in 15 matasse, senza saper dare spiegazione del luogo di provenienza del materiale.
da sudpress.it L’On. Nino Di Guardo, militante nella corrente “Raffaele” del PD, ha definito il referendum della base “atto di insubordinazione”. In pratica i militanti democratici sarebbero dei subordinati. Questo la dice lunga sulla concezione di democraticità dell’ex sindaco di Misterbianco. Provare per credere: leggi il (suo) COMUNICATO STAMPA.