da lasicilia.it
Il rame oramai è diventato un metallo talmente «prezioso» da indurre i malviventi a farne incetta per poi rivenderlo in un mercato parallelo clandestino. Questa volta però è andata male a due di Paternò, Giuseppe Prezzavento, 60 anni, con precedenti penali, e C. A. di 58 anni, incensurato, che sono stati arrestati dai carabinieri della locale Tenenza perché trovati in possesso di ben 700 metri di filo di rame, suddiviso in 15 matasse, senza saper dare spiegazione del luogo di provenienza del materiale.
I due viaggiavano a bordo di una autovettura quando sulla Ss 121, in territorio di Misterbianco quando sono stati bloccati dai militari dell'Arma ai quali non è certamente passata inosservata la quantità di rame trasportata, già sezionata e occultata all'interno dell'auto e la mancanza di spiegazioni.
Dopo accurati controlli i militari, una volta fermati i due, hanno potuto accertare che il rame era stato illegalmente asportato da alcuni tralicci di proprietà dell'Enel installati presso il territorio del comune di Castel di Judica nella notte del 31 dicembre scorso.