«ll canale di gronda dev'essere completato con urgenza, ci ammonisce anzitutto la natura». Dopo la «bomba d'acqua» di sabato mattina e l'allagamento della zona commerciale a sud del centro storico, il lunedì alla riapertura degli uffici comunali è già grido di allarme, lanciato dal sindaco di Misterbianco, Nino Di Guardo.
«Bisogna fare presto, anzi subito, prima che possa accadere anche qualche tragedia umana - afferma il sindaco Di Guardo - la nostra area commerciale riceve l'acqua dai comuni a nord senza alcuno sbocco, e questo provoca danni ingenti non solo alla popolazione ma anche agli operatori economici che vedono i propri opifici allagati, oltre a mettere a rischio la vita delle persone».
«Sabato scorso un grande supermercato - continua il sindaco - ha aperto solo nel pomeriggio e corso Carlo Marx si è trasformato in un grande fiume. Il nostro territorio non può ogni anno pagare pesantemente per interventi non più procrastinabili e ritardi intollerabili». Ed erano state vibranti le proteste e gli appelli di alcuni grossi operatori commerciali a Misterbianco che ribadiscono esasperati la necessità di interventi adeguati da loro denunciata invano da tempo.
Il canale di gronda che attraversa Misterbianco per raggiungere il torrente Cuba si ferma poiché manca il collegamento dell'ultimo tratto atteso ormai da oltre un decennio; e tutto ciò determina i continui allagamenti e fa tracimare i piccoli canali interni che non trovano lo sbocco adeguato.
«Occorre urgentemente un tavolo sinergico - chiede il sindaco Di Guardo - affinché si riavvii urgentemente la macchina burocratica per completare l'opera idraulica di vitale importanza. Ho chiesto alla Regione, alla Provincia e al Comune di Catania un incontro urgente per affrontare il problema che ogni anno causa danni ingenti ed evitabili, mettendo a rischio la sicurezza di un'intera area il cui flusso veicolare è sostenuto in tutto l'arco delle giornate».
La cultura del territorio, la difesa dell'ambiente, la prevenzione, la protezione civile sono destinate a rimanere in effetti roboanti parole vuote fino a quando la politica, le istituzioni, le varie amministrazioni competenti e responsabili rimarranno colpevolmente miopi e inerti rispetto alle necessità e ai pericoli conseguenti agli errati assetti ambientali e strutturali, alle carenze vistose, ripetute e aggravate a fronte di un perdurante rischio idrogeologico ormai davanti agli occhi di tutti, che va tempestivamente affrontato con raziocinio, sensibilità e capacità tecnica e progettuale.
E' ben notorio agli addetti ai lavori quanto successo negli anni precedenti, a esempio, in via Zenia, dove i capannoni che costeggiano il canale Nunziatella straripante hanno visto allagare cantine e depositi fino ai tetti con ingentissimi danni economici.
La Sicilia
07/10/2014
Commenti
<em>Scusate, ma mi piace
Scusate, ma mi piace aggiungere l'ultima parte del mio articolo che per motivi di spazio è saltata nella pubblicazione sul quotidiano "La Sicilia" di ieri 7 ottobre:
E' solo un esempio. Cittadini, imprese, automobilisti verificano e soffrono ogni volta di persona disagi che vanno ben oltre le mere avversità metereologiche. E geologi e tecnici ripetono da tempo allarmi e moniti inascoltati.
Grazie dell'ospitalità
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