Uomini

Festeggiato mons. Caruso

mons. CarusoUna Messa giubilare sul sagrato della chiesa madre di Misterbianco per festeggiare il cinquantesimo anniversario dell'ordinazione sacerdotale del vicario generale dell'arcidiocesi metropolita di Catania, mons. Agatino Caruso. Una cerimonia sobria, come ha voluto mons. Caruso, ma in cui non è mancato il calore di centinaia di suoi concittadini, che hanno voluto gremire il sagrato della chiesa madre, dove ha iniziato la sua missione sacerdotale nell'agosto del 1962.

Carmelo Santonocito
La Sicilia
21/08/2012

Michelangelo, al suono del tuo nome

Se torni ancora, oggi come ieri,
con lenti passi, a camminarci accanto,
è perché conosci l'amaro sale
di nostalgia e rimpianto.
Se torni ancora, oggi come ieri,
con folate gioiose, a parlarci piano,
è perché sai che troppo pesa
l'azzurro silenzio a chi rimane.
Qui si cammina ancora a testa bassa
- perché è toccato a Lui e non a me? -
Qui è difficile accettare che tu sia lì
- possibile solo una foto e niente più? -
Alla fine uno dei tanti che ha vissuto
appartato e discreto come sapevi essere
chiassoso e travolgente come volevi essere.
E tutto il cumulo di sospeso:
- il giornale ancora da sfogliare
il prossimo viaggio da organizzare
il paziente che dovevi visitare
la solitudine che non sapevi spezzare
lo specchio nuovo da sistemare -
ce lo portiamo sulle spalle
come uno zaino che si fa generoso
di pietre, polvere e terra nera.
Se ancora domani, come oggi,
saprai estorcere un sorriso ai nostri giorni,
impareremo ad essertene grati.
Se ancora domani, come oggi e come ieri,
avvertiamo il vuoto della perenne assenza
impareremo la pazienza dell'attesa,
conosceremo la dolcezza del dolore.
Succederà un giorno di gioire soltanto,
e nulla più, al suono del tuo nome.
Sii leggero come la carezza di un bambino.
Agata Motta

 

Si vavia?

A presto MicheleVivere e morire potrebbero essere la stessa cosa,
e il fatto che le abbiamo separate potrebbe essere fonte di grande sofferenza...
Abbiamo separato la morte trattandola come un evento che accadrà alla fine della vita,
tuttavia è sempre presente... avendo paura di quella cosa che chiamiamo morte l'abbiamo separata dalla vita, relegandole entrambi in compartimenti stagni,
separati l'uno dall'altro da spazi immensi...
...una mente imprigionata in tale processo non riuscirà mai a comprendere, comprendere è libertà; ma tra noi sono ben pochi coloro che vogliono essere liberi ...
...lasciamo che l'oceano della vita e della morte sia così com'è... ...
l'io che ha goduto, sofferto e conosciuto, potrà continuare?

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