Fred Bongusto: un artista intramontabile. Breve ritratto di un mito musicale

La storia di un pezzo importante della musica leggera italiana. L'amicizia con Gassman, Tognazzi e Mastroianni. Trent'anni di musica e di successi. Un colloquio rilassante e appassionato come le sue canzoni. E stasera concerto ad Aci Catena.

La classe non è acqua. E’un caffè
freddo che lui beve con una signorile voluttà, seduto all’ombra della
canicola etnea di un bar del centro. Fred Buongusto ci accoglie con una
squisitezza d’altri tempi, assonnacchiata e serena, nei panni estivi di una
camicia di lino aperta sul petto lunga sui calzoncini. Sottraiamo volentieri ad
un personaggio che è una parte importante della musica leggera italiana le
forche caudine delle domande di rito – una celebrazione di cattivo gusto
dell’ovvietà musicale – per un colloquio distensivo, segnato da una comune
flemma tutta levantina: su tutto la sua voce calda e affettata, sensuale e
virile, le rotondità del viso che ricorda tanto l’incanto di una luna piena,
quelle che evocano le sue canzoni. Ancora
oggi in trent’anni di onorata carriera artistica, quella voce continua a
dettare le coordinate della seduzione e di una stagione irripetibile, vissuta da
protagonista, contraddistinta anche dal rapporto con il grande cinema. Una
ventina di film portano infatti la firma “musicale” di Fred Bongusto: da
"Matrimonio all'italiana" con la Loren e Mastroianni e a "El
Tigre" con Vittorio Gassman, fino a "Venga a prendere un caffè da
noi" con Ugo Tognazzi. Quando gli chiediamo cosa ricorda di quei personaggi
e di quella stagione accenna ad un sorriso tra il nostalgico ed il
compiaciutamene sornione: “Ragazzi – sussurra quasi - quella era la Dolce
vita (e “Dolce Vita e dintorni” s’intitola il programma che Fred ha appena
finito di registrare per la televisione n.d.r.). “Allora l’influenza
della musica era decisiva: il tema di un film era il film; oggi è meno
importante: forse non ci sono più musicisti da colonna sonora”. E poi giù,
ancora ricordi: L’amicizia più cara è stata quella con Gassman, con lui feci
pure “Saudade” una lunga tournèe sudamericana. Matto com’era, amava
cantare le mie canzoni - Frida su tutte - sfottendomi con quel suo
vocione stentoreo. Tognazzi era più discreto: sapeva cucinare bene e poi
giocava a tennis. Marcello Mastroianni il più riservato: uno di quelli che vive
in un altro mondo”. Eppure a Mastroianni è legato un episodio assai curioso.
Fu proprio lui a presentargli una attrice e cantante americana innamorata di
“Matrimonio all’italiana” e stregata dalla canzone del film interpretata
di Buongusto. “Feci alcuni scatti addirittura con un fotografo dell’Esquire,
una prestigiosa rivista. Chi era quella donna? Una certa Barbara Streisand…”
Lui che in quegli anni faceva la spola tra l’84 e il Capriccio, due locali
romani, non c’è rimpianto nella memoria: “Quegli anni - aggiunge - li
abbiamo fatti noi, senza guadagnare una lira”. Un mondo finito però in
fretta, nel giro di un paio d’anni. “Il piano-bar, venuto dopo di noi, è
stato il segno della crisi: erano venuti fuori i cantautori; noi siamo riusciti
a non farci fregare perché al night cantavamo di tutto, dai Beatles a Sinatra
ma con la nostra personalità”. Poi improvvisamente si concentra sul ricordo
di un maestro: quel Bruno Martino di cui Fred ha appena reinciso “E la
chiamano estate”. Sull’attuale musica italiota basta solo il titolo della
sua ultima canzone “Italia mezza musica”. E aggiunge: “Non c’è
passione, c’è chi ha scritto sul cuore optional e lo usa solo quando capita;
e poi non è che si ha paura a seguire la nostra linea melodica: spesso non se
ne possiedono le qualità. L’ultimo a darmi dei brividi è stato Cocciante,
dopo di lui è davvero difficile trovare una bella canzone; diffidate di quelli
che sono in testa alle classifiche, di quelli che vendono milioni di dischi: non
sono artisti”. Sorvola sui nuovi cantanti, sottolinea l’amicizia con
Zucchero (che con lui ha cominciato) poi conclude con una graffiante boutade
sull’idolo di migliaia di “sorcini”. ”Ah - dice lui - Renato Fiacchini:
in arte… Zero”. Stasera, sabato 3 agosto, Fred Buongusto canterà in piazza
ad Aci Catena alle 21.30 anche per la gioia del locale Fred Buongusto Fan Club. Gico

tags: