Misterbianco ricorda tutte le vittime delle mafie, e i bambini naufraghi di Cutro - Omaggio anche all'avv. Serafino Famà

Scuole«Non una celebrazione retorica, ma il seme di un impegno». Nella 28^ “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno”, il presidio Libera “Don Pino Puglisi” di Misterbianco, con il Comune e tutti gli Istituti comprensivi del territorio, ha puntualmente rinnovato la memoria delle vittime innocenti di mafia.

Protagoniste nella mattinata le scuole cittadine, che hanno dimostrato ancora una volta il loro confortante impegno civile come momento essenziale dell’attività formativa. Col sostegno esplicito dell’amministrazione comunale, delle forze dell’ordine e associazioni presenti.

Legalità, rispetto delle regole, coraggio: «cambiare, e sconfiggere le mafie è possibile, ma solo uniti si vince. E “vaccinare” le nuove generazioni contro l’indifferenza si può»; con la scuola, la cultura, il risveglio delle coscienze. Nessuno è morto invano, in ogni dolore una rinascita, anche se con tanti casi ancora in lunga attesa di verità e giustizia. L’hanno testimoniato con entusiasmo i giovanissimi alunni, anche con i loro baby sindaci, sotto la guida dei propri magnifici docenti, con una partecipazione massiccia e motivata; prima con un corteo fino al Nelson Mandela, poi con la presentazione - nell’auditorium gremito - dei loro elaborati (cartelloni, poesie, video e altri lavori) intrisi di messaggi semplici e forti insieme. Lavori dati in dono al Gruppo Scout Agesci Misterbianco 2, alla Cooperativa Marinella Garcia e alla Fattoria sociale Orti del Mediterraneo, che gestiscono beni confiscati alle mafie. Poi la significativa testimonianza di Antonino Guglielmino, nipote dell’ispettore Giovanni Lizzio della Squadra mobile della Questura di Catania ucciso dalla mafia nel 1992.

Nell’impossibilità - per sopraggiunta mancanza di tempo - di leggere la lista prevista di tutti i 1046 nomi delle vittime, il sindaco Corsaro con l’assessora Maria Virgillito e il comandante della Tenenza dei carabinieri Federico Fontana hanno letto i nomi dei bambini vittime del naufragio di Cutro; e il sindaco agli scolari: «Siete la nostra speranza e la forza del territorio». E tornano a risuonare le parole convinte di Paolo Borsellino: «Se la gioventù le negherà il consenso, l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo».

Poi nel pomeriggio al teatro comunale è stato ricordato l’illustre concittadino avv. Serafino Famà (anche lui ucciso dalla mafia), dal presidente del Lions Club avv. Salvatore Saglimbene (affiancato dal referente d’area Salvuccio Furnari), dal sindaco Marco Corsaro e il presidente del Consiglio comunale Lorenzo Ceglie, e dalla Camera Penale di Catania - intitolata proprio a Famà - con la consigliera avv. Vanessa De Santis affiancata dalla tesoriera avv. Tania Occhipinti. E’ intervenuto anche il figlio della vittima, Fabrizio. Presenti, tra gli altri, rappresentanti dell’Associazione dei Carabinieri in congedo, di Libera e dell’Osservatorio per la legalità. Su richiesta dei Lions, l’amministrazione comunale si è impegnata a intitolare quanto prima al penalista tragicamente scomparso un luogo di rilievo della città.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
22/03/2023

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