La lotta all'abusivismo pubblicitario

Cartelloni pubblicitariContinua la lotta all’abusivismo pubblicitario a Misterbianco, nel quadro di una complessiva “battaglia per la legalità”. Perché le leggi e i regolamenti si rispettano, e le tasse e imposte si pagano, senza sottrarre tra l’altro preziose risorse alla comunità; e dovrebbe essere un principio elementare e condiviso, ma purtroppo notoriamente non è così. Ed ecco costretto a mobilitarsi e agire chi è chiamato a sanzionare trasgressioni ed evasione.

Cosa che il Comune di Misterbianco cerca in verità di fare da anni, scontrandosi costantemente nei fatti con ostici “muri di gomma”, ma perseverando nel suo intento di mettere ordine in un settore in preda a un’assurda “anarchia” privata. Ora, dopo i verbali, le diffide, gli avvisi di procedura e l’oscuramento dei cartelloni non autorizzati, si va fino alla rimozione coatta nei confronti degli inadempienti. I risultati sperati si dovranno pur ottenere prima o poi.

La Polizia municipale di Misterbianco anche nell’incontro conclusivo della recente Festa del proprio Patrono aveva sottolineato – sia nella relazione annuale del comandante Antonino Di Stefano che nell’intervento del sindaco Nino Di Guardo - l’impegno e la necessità di «far rispettare la legalità nelle grandi e piccole cose, a qualsiasi costo e pur nell’estrema esiguità di personale e di mezzi». Evidentemente non erano solo parole di un “rituale” d’obbligo.

Dunque viene messa in atto un’azione congiunta di repressione generale da parte dei vigili urbani locali con l’Ufficio Tributi e il Nucleo antievasione tributaria, che nei giorni scorsi hanno provveduto ancora una volta ad “oscurare”, stavolta con l’ausilio operativo di una ditta privata anzichè quello degli operai comunali della manutenzione, parecchie decine di cartelloni pubblicitari abusivi – anche di enormi dimensioni - sulla tangenziale all’entrata e uscita di Misterbianco, nonché presso il “Centro Sicilia” che è in territorio misterbianchese, con l’apposizione della esplicita dicitura di rimozione per abusivismo rispetto alle prescrizioni di legge. Con le sanzioni previste sia in applicazione del codice della strada – coi relativi divieti presso svincoli, crocevia e rotonde – sia nei confronti di quanti continuano imperterriti a non pagare le imposte dovute. Altri cartelloni abusivi, com’era avvenuto anche in passato, sono stati inoltre spontaneamente rimossi dalle stesse ditte inadempienti.

La “battaglia” dunque continua. Mentre l’apposito regolamento comunale di riordino del settore deve ancora superare l’attuale contenzioso amministrativo messo ripetutamente in atto da privati – con le gare andate deserte per la regolare assegnazione di “lotti” di spazi pubblicitari sulle strade pubbliche, e vari ricorsi al Tar reiterati fino al Cga - nel frattempo comunque e tra tante difficoltà operative si cerca di far rispettare la legge, a fronte di un caos in cui nell’area commerciale misterbianchese in molti da anni tendono furbescamente ad agire a proprio piacimento, anche ovviamente a discapito delle esangui casse comunali. Un sistema “dinamico” – a quanto ci viene descritto dai competenti organi comunali - che si perpetua nei fatti, con quasi gli stessi “attori” e i problemi di sempre, magari con intervenuti cambi di denominazioni sociali o di “postazioni” abusive. E nei prossimi giorni si cercheranno ancora strade di dialogo e soluzioni costruttive, in un nuovo incontro già previsto con gli operatori commerciali del settore.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
17/03/2018

A Misterbianco, è lotta anche ai volantini e pieghevoli vari abbandonati dovunque e per strada e dispersi dal vento nel centro urbano. Perché la libera iniziativa privata venga conciliata necessariamente con l’interesse pubblico e le esigenze più elementari della comunità. Con un’ordinanza di mercoledì 14, il sindaco Nino Di Guardo ha emanato norme comunali più restrittive verso l’attività di volantinaggio pubblicitario («ancora diffusa in modo indiscriminato su vie, strade, portoni, autoveicoli e manufatti in luogo pubblico»), disponendo che essa possa avvenire esclusivamente il martedì (prima i giorni concessi erano due), «con le sole modalità di consegna diretta ai cittadini o deposito nelle cassette postali delle abitazioni». Il provvedimento è motivato non solo dall’esigenza di «assicurare il decoro urbano e l’igiene pubblica», ma anche di «ridurre l’inquinamento da rifiuti speciali assimilati agli urbani che provoca un ingiustificato aggravio di spese per lo smaltimento, a carico della collettività».

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