Un sequestro preventivo di beni per oltre 550.000 euro è stato eseguito dai finanzieri del Comando provinciale nei confronti di Franco Molino, in qualità di titolare di una ditta individuale che gestiva il "Bingo Family" di Misterbianco.
Sarò cattivo, sarò strano ma quello che penso lo vorrei scrivere anche se ciò mi procurerà molte critiche... Molti dicono che è giusto accogliere chi sta scappando dal loro paese perché li c'è la guerra... bene... accogliamo donne e bambini. E gli uomini?
Uno scampato pericolo, a quanto pare, registrato dalla proficua "missione" a Catania della sesta Commissione consiliare di Misterbianco al completo assieme al presidente del Consiglio Nino Marchese. Della delegazione facevano parte, con il loro presidente Mimmo Marchese, i consiglieri Cristian Vitrano, Ninni Monaco, Antonio Licciardello, Nunzio Santonocito ed Alessandro Tenerello.
Successo meritato, all’auditorium Nelson Mandela di Misterbianco, del musical “Pensieri e parole” a cura di “Studio Arte Danza”, nel cartellone della “Brigata d’arte Teatro”.
Anche Misterbianco - grazie all'adesione dell'assessorato alla Cultura guidato da Giuseppe Condorelli - partecipa al Programma "I Art, il Polo diffuso per le identità e l'arte contemporanea in Sicilia", finanziato con fondi europei, che mira a incrementare lo sviluppo culturale della Sicilia attraverso la riscoperta delle tradizioni e la valorizzazione dell'arte in tutte le sue forme espressive.
Di fronte a una crisi senza precedenti, c'è da vincere assieme una sfida importante per tutti. E occorre l'adesione convinta degli imprenditori, con le loro idee e iniziative e i loro suggerimenti, per realizzare un momento progettuale e operativo capace di imprimere la svolta necessaria.
Ieri sera, i Carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno arrestato i fratelli Sambataro Carmelo Antonio, 65 anni e Sambataro Francesco, 63 anni, entrambi catanesi, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Catania, su richiesta della locale Procura Distrettuale della Repubblica, che li ha ritenuti responsabili di tentata estorsione in concorso.
In attesa della sentenza della maxi inchiesta sui rifiuti della Procura di Palermo, Proto torna libero per l'imminente scadenza dei termini di custodia cautelare. Ziccone: “Dimostreremo la legittimità degli atti amministrativi che riguardano la discarica di Motta Sant'Anastasia”.