La zona commerciale di Misterbianco è sempre stata particolarmente appetita dai clan. Ma ciò avveniva specialmente quando ancora non si era registrato il proliferare di centri commerciali in tutta la provincia e la gente si recava a frotte in quell'area per acquistare, con un certo risparmio, nei supermercati e nei negozi della zona. Il concetto era sempre lo stesso: avere più negozi e più scelta in un fazzoletto di territorio. Per motivi, per così dire, geografici - quindi di vicinanza... - erano soprattutto i santapaoliani di Monte Po ad avere interessi in quella zona: le ordinanze delle vecchie operazioni antimafia condotte dalle forze dell'ordine raccontano di un continuo viavai di «picciotti», che non soltanto erano soliti imporre il «pizzo» ai commercianti, ma che spesso andavano via dai negozi di abbigliamento con buste colme di vestiti di marca e dai supermercati con carrelli carichi di generi alimentari.
I carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno tratto in arresto il pregiudicato Francesco Nicotra, 33enne, catanese, residente a Misterbianco, pregiudicato, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, per evasione dagli arresti domiciliari.
L'incendio che ha distrutto mercoledì notte il capannone della «Ciccio Giocattoli» è certamente un grave colpo all'economia dell'intera area commerciale di Misterbianco, soprattutto se si considera la coincidenza con il lungo periodo di crisi che sta attanagliando tutte le attività e, in primo luogo, quelle imprenditoriali.
Un episodio che ovviamente avrà una ricaduta negativa non solo sull'imprenditoria locale, ma anche e soprattutto sull'occupazione, già in gravi difficoltà in tutta l'area commerciale, quell'area che una volta rappresentava un vero sbocco lavorativo per migliaia di famiglie di Misterbianco e non solo.
Del capannone commerciale “Ciccio Giocattoli”, azienda specializzata nella vendita al dettaglio, non è rimasto più nulla. Le fiamme, alte anche 12 metri, mercoledì sera, intorno alla mezzanotte, hanno avvolto l’intero edificio che si estende su una superficie di sei mila metri quadrati. Tutto è andato in fumo: articoli da regalo, addobbi di natale e carnevale, attrezzatura per la spiaggia, casalinghi e oggettistica. L’incendio che ha distrutto per intero la struttura (sono ancora da accertare le cause, se di origine dolosa o no) è stato alimentato dal materiale plastico accatastato all’interno del deposito. Anche una parte del capannone ha ceduto per il crollo delle travi portanti, così come i vetri delle finestre che si sono squagliate a causa delle alte temperature che hanno raggiunto gli 800 gradi.
Francesca Aglieri Rinella
Giornale di Sicilia
06/04/2012
Si è complimentato con i carabinieri della Tenenza di Misterbianco, che lo hanno arrestato dopo un tentativo di fuga, poi fallito. E' così finito in manette Paolo Motta, 59 anni, residente nel centro storico, con precedenti penali per reati contro il patrimonio e furti, a cui è stata sequestrata cocaina pura per oltre mezzo chilo che, una volta spacciata, avrebbe fruttato oltre cinquantamila euro.
Motta è stato arrestato al termine di un'azione investigativa scattata dopo alcuni recenti arresti per droga e che hanno portato i carabinieri sulle sue tracce.
Quattro bollettini di pagamento o la possibilità di saldare la fattura in un'unica soluzione. La Tariffa Integrata Ambientale (Tia2) per l'anno 2012 e relativa al servizio di smaltimento e raccolta rifiuti nei Comuni di Simeto-Ambiente, è in questi giorni in arrivo nelle case degli utenti. La tariffa, come si ricorderà, copre il 100% del costo del servizio e su di essa, già da quest'anno, dovrebbero vedersi i primi risultati in termini di risparmio economico, grazie alla raccolta differenziata con il porta a porta, partita nel 2011.
Bisogna, comunque, evidenziare che si tratta di timidi risultati, visto che la raccolta differenziata con il porta a porta, nel 2011 è stata avviata a marzo, e non in tutti i Comuni; ed ancora, non bisogna dimenticare che in quei Comuni in cui è partito il servizio, ha coperto solo alcune aree e non l'intero territorio.
La droga era nascosta in un armadietto a vetri: ben 520 grammi di cocaina purissima perfettamente confezionata in 32 involucri. La cocaina, non ancora lavorata, se immessa sul mercato avrebbe fruttato più di 26 mila euro. In carcere è finito un pregiudicato Paolo Motta, 59 anni, vicino al clan della famiglia di Mario Nicotra, meglio conosciuto come “u tuppu”. Paolo Motta, considerato l’armiere della famiglia mafiosa misterbianchese, dopo l’omicidio del boss Mario “u tuppu”, nel lontano 1989, aveva fatto perdere le sue tracce. Rientrato a Misterbianco, da tempo era tenuto sott’occhio dagli uomini della Tenenza. Motta era solito cambiare automobili, di piccola cilindrata, per non destare sospetto e frequentava un vecchio bar, in una zona periferica vicino al cimitero.
Francesca Aglieri Rinella
Giornale di Sicilia
04/04/2012
Ladri in azione nel pomeriggio di martedì all’interno di un’abitazione nella zona residenziale della Madonna degli Ammalati. La villetta è quella del capogruppo del Pd in consiglio, Massimo La Piana, che è anche candidato sindaco. Si tratta di un semplice furto o di un’azione intimidatoria di matrice politica? La Piana ha presentato una denuncia contro ignoti e non esclude che il furto possa essere legato alla campagna elettorale che lo vede impegnato. «Non mi sento di fare nessuna supposizione – ha detto La Piana – anche se non escludo che questo furto possa essere legato al mio impegno politico. Potrebbe anche trattarsi di ladri che approfittando della totale assenza di qualcuno in casa sono entrati per rubare e poi sono fuggiti, magari impauriti da qualche rumore».
Francesca Aglieri Rinella
Giornale di Sicilia
29/03/2012
Benvenuti al IV appuntamento su Misterbianco 1950-65, terzo per il mondo del calcio locale. Questa volta avrei dovuto parlarVi di Società, famiglie, Comune. In base, però, a quanto proprio in questi ultimi giorni ho appreso, fatte le dovute considerazioni (che di seguito Vi spiegherò), credo che sia molto più opportuno soprassedere all’approfondimento degli argomenti di calcio sopracitati. Non li ritengo più di alcuna importanza, ma chiudo qui la terza parte del calcio pionieristico misterbianchese e mi accontento di ricordarlo insieme a pochi, ormai certamente, miei amici come un mondo epico, leggendario, forse, addirittura inventato e mai esistito! Il fatto è, cari amici e lettori, che in questi giorni, pur non essendomi mai interessato di politica, soprattutto relativa a Misterbianco, mai (mi pare di averlo scritto già in un altro mio articolo), mi sto, invece, interessando alle vicende politico-elettorali del mio Paese, seguendone le varie fasi sul nostro formidabile Misterbianco.com. Mi piace rovistare nei vari articoli… approfondire le cose dove sia possibile farlo… leggere fatti del passato, più o meno recente, e del presente… per ricordare il mio stesso passato a Misterbianco e scoprire quanto, invece, mi sono perso fino ad oggi della mia Comunità d’origine per essere andato via a vivere altrove.
Mi rivolgo a Lei, a nome mio e di tutti i colleghi, al fine di sottoporLe un problema che riguarda i lavoratori dipendenti delle aziende di trasporto.
Mi riferisco ai casi di sfruttamento e di prepotenza da parte delle ditte di trasporti nei riguardi dei loro autisti i quali ogni giorno si ritrovano a combattere una vera e propria battaglia per lavorare perché sottoposti alle angherie ed al terrorismo dei loro “capi”.
Siamo costretti a muoverci con automezzi poco affidabili e, il più delle volte, privi dei documenti obbligatori previsti dal codice, con conseguenti addebiti per danni e multe da parte delle autorità competenti.