Campanarazzu

Misterbianco, ecco la storica riapertura del sito archeologico di "Campanarazzu"

CampanarazzuChiesa sepolta dalla lava dell’Etna e riportata alla luce è da oggi visitabile. Il sindaco Corsaro: «Il nostro tesoro può finalmente essere mostrato al mondo».
"Campanarazzu", l'antica Chiesa Madre di Misterbianco sepolta dalla lava dell'Etna ben 355 anni fa, si apre finalmente alla fruizione di visitatori, turisti e appassionati. Il sito archeologico, definito "la Pompei dell'Etna", grazie al progetto di valorizzazione avviato dall'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Marco Corsaro, sarà da oggi aperto al pubblico.

Ufficio Stampa
Marco Corsaro
21/02/2025

Misterbianco, ecco il nuovo logo del sito archeologico "Campanarazzu"

CampanarazzuIl sindaco Corsaro: «Lavoriamo come mai avvenuto finora per valorizzare "la Pompei dell'Etna"».
Il rosso della lava a incorniciare i motivi ornamentali e architettonici di "Campanarazzu", l'antica Chiesa Madre di Misterbianco sepolta dall'Etna ben 355 anni fa, oggi un sito archeologico dalle caratteristiche uniche avviato a un moderno percorso di valorizzazione. Presentato stamane, nell'ambito della Giornata in memoria dell'Eruzione dell'Etna del 1669, il nuovo logo che caratterizzerà le attività di promozione e comunicazione del luogo dove sorgono i resti della Chiesa madre tardo-rinascimentale di Misterbianco.

Ufficio Stampa
Marco Corsaro
11/03/2024

Misterbianco, domani si presenta il nuovo logo del sito archeologico "Campanarazzu"

CampanarazzuDomani la presentazione nell'ambito della Giornata in memoria dell'Eruzione dell'Etna del 1669.
La città di Misterbianco celebra domani, lunedì 11 marzo, la Giornata in memoria dell'Eruzione dell'Etna del 1669, l'evento storico che ridisegnò il territorio etneo e cancellò l'antico centro di Misterbianco, poi ricostruito nell’attuale ubicazione. In occasione della ricorrenza, l'Amministrazione comunale presenterà alla stampa il nuovo logo del sito archeologico di Campanarazzu, l'area dove sono stati riportati alla luce i resti della Chiesa madre tardo-rinascimentale della città coperta dalla lava dell'Etna oltre 350 anni fa.

Ufficio Stampa
Marco Corsaro
10/03/2024

Una nuova "lettura" di Misterbianco

Panorama antico MisterbiancoL’etimologia del nome Misterbianco si arricchisce di nuove tesi frutto di ricerche che hanno permesso di scavare nella storia risalendo alla nascita dell’attuale nome.
Fino al secolo scorso due erano le tesi dell’odierno nome che, a prima vista, inganna per la presenza di quel “mister” che all’apparenza ci riporta all’inglese di “signore” e quindi un “signore bianco”.

Carmelo Santonocito

Sugli scavi di Campanarazzu, arriva l'appello: "Sacrosanto ricordare i meriti di Lino Leanza"

CampanarazzuSe il tempo è galantuomo, prima o poi deve far chiarezza e restituire la verità, da accettarsi con obiettività e onestà intellettuale. In margine alle celebrazioni per il 350° anniversario della distruttiva eruzione del 1669 e della coraggiosa ricostruzione dell’antico Comune di Misterbianco, l’esaltazione della “memoria” e della “identità” di un popolo ha fatto anche registrare qualche deciso intervento (non solo sui “social”, tra persone di primo piano) sulla ricostruzione “storica” delle determinanti campagne di scavi nell’antico sito di Campanarazzu, che hanno riportato alla luce la stupefacente Chiesa Madre originaria dissepolta dalla lava ed oggi meta crescente di visite guidate e oggetto di ulteriori impegni e lavori di giusta valorizzazione.

Roberto Fatuzzo

"Campanarazzu" il campanile di Misterbianco salvato dall'Etna

Monasterium Album“Campanarazzu” il campanile di Misterbianco salvato dall’Etna. Campanarazzu è il nome dell’antico campanile della Chiesa Madre di Misterbianco in provincia di Catania, sepolta dalla lava nel marzo del 1669. Una delle colate più disastrose che la storia etnea ricordi che non solo distrusse numerosi centri abitati, ma anche gran parte della stessa città di Catania. Il fiume di lava che ricoprì la Chiesa Madre di Misterbianco non riuscì a sovrastare il più alto campanile, che ne rimase nei secoli unica testimonianza visibile con le sue 6 campane che lo fecero simpaticamente chiamare “U Campanarazzu”.

siciliafan.it
26/03/2019

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