Un torrente a pochi metri e vincoli. Spunta impianto di compostaggio

Contrada Cubba - foto di Angela AielloLo affermano i consiglieri del Movimento 5 Stelle. L'area è attraversata dal torrente Cubba e vincolata a livello paesaggistico e idrogeologico.

CATANIA - Dissesto idrogeologico e cemento. Un connubio che, come ha tristemente dimostrato la tragedia di Casteldaccia, può costare la vita a molti. Una pioggia persistente, un corso d'acqua che si ingrossa e che tracima, investendo tutto quanto incontra è uno scenario non nuovo nella Sicilia martoriata dagli abusi e dalle regole inapplicate, a partire da quelle del buon senso, fino alle norme nazionali che, troppo spesso, sembrano restare carta straccia. E se, dopo quanto accaduto due settimane fa nel Palermitano e nell'Agrigentino, la Regione ha annunciato la pulizia straordinaria degli alvei di fiumi e torrenti, resta forte la preoccupazione di chi vede edificare, autorizzare, votare in presunta violazione delle norme sul territorio.

Come pare stia accadendo in contrada Cubba, territorio di Misterbianco. Ad agosto, il Consiglio comuna le ha approvato l'inserimento nel Piano triennale delle opere pubbliche di un progetto che pare abbia tutti i requisiti per non dover essere realizzato nel luogo indicato, a poca distanza dall'alveo di un torrente e in una zona delicata dal punto di vista geologico. Almeno per il Movimento 5 Stelle che, alla seduta, ha votato contrario all'“Inserimento del nuovo intervento denominato: Ampliamento, completamento e gestione dell’impianto di compostaggio per rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata sito in contrada “Cubba”, per Importo complessivo: 1.800.000 euro, da realizzare in project financing.

Secondo i pentastellati, infatti, non solo l'area individuata per realizzarlo è già "occupata" dal depuratore consortile, ma sarebbe troppo vicina al torrente Cubba. "Analizzando quanto riportato sul Piano Regolatore - scrivono in una nota i Cinque stelle - si evince che il progetto ricade in Aree suscettibili di instabilità, nelle quali gli effetti sismici attesi e predominanti sono riconducibili a deformazioni permanenti nel territorio". In soldoni, l'area non è sicurissima, e in effetti la zona a monte è stata recentemente interessata da una frana. "Si trova, inoltre - proseguono - vicina ad Aree percorse da incendi e ad Aree non idonee all’edificazione".

Realizzare il centro violerebbe anche, sempre secondo i consiglieri Giuseppe Di Stefano e Valentina Puglisi, il vincolo idrogeologico e quello paesaggistico. "L’area del depuratore e dello stesso Centro Compostaggio ricade in area a Vincolo idrogeologico ai sensi della vigente Legge n. 3267 del 1923, art. 1 come riportato nell’approvato PRG - scrivono. In particolare l’area del Centro di Compostaggio si trova dentro la fascia di rispetto del Torrente Cubba e quindi esiste anche il Vincolo Paesaggistico". Che prevede una fascia di rispetto di 150 m dal torrente; mentre il Capannone del Centro compostaggio si trova con la sua parte più a monte, a meno di 100 mt dal Torrente Cubba".

Il centro sarebbe poi realizzato nell'area dove si trova il depuratore consortile, altro aspetto evidenziato dai Cinque stelle. "Non si condivide la valutazione di compatibilità espressa nell’Autorizzazione regionale, della coesistenza nello stesso sito di entrambi gli impianti - si legge nella dichiarazione di voto - vi sono elementi concreti per non ritenere sostenibile sotto l’aspetto ambientale e delle pericolosità geologiche esistenti, la piena realizzazione ed esercizio del Depuratore consortile e quelle del contestuale Impianto di compostaggio".

Le autorizzazioni ci sono, ma gli esponenti M5S intendono fare chiarezza. "In questo caso noi abbiamo un nulla osta a condizione - afferma il consigliere Di Stefano - e questo non ci convince. Per questo - continua - posso preannunciare che presenteremo delle note volte a venire a capo della cosa e capire come sia possibile inserire un centro di questo tipo in quell'area, dove c'è il depuratore, a poca distanza dal torrente e con la possibilità di trattamento anche di fanghi provenienti dal trattamento delle acque reflue. Verranno gestiti in loco - incalza - e noi chiederemo delle spiegazioni alla Regione. Già il depuratore si trova in area di dissesto idrogeologico - aggiunge: ma il centro di compostaggio e il trattamento dei rifiuti lì possono rappresentare un problema e potrebbe verificarsi un disastro ambientale".

Non solo. Il progetto sarebbe anche troppo vicino al costruendo centro oncologico Humanitas (quest'ultimo, già finito sotto la lente di ingrandimento della Magistratura nel 2013, poco dopo l'avvio dello sbancamento di un agrumeto, in seguito all'approvazione, nel 2012, di una variante al prg da parte del consiglio comunale). "Il centro di compostaggio - si legge ancora nella nota- si trova inoltre a poca distanza dalla clinica Humanitas di prossima realizzazione il che pone ulteriori interrogativi circa la possibilità di stoccare i rifiuti in attesa del trattamento vicino ad una struttura sanitaria".

"L'attenzione per quella porzione di territorio e la coesistenza di opere così diverse - conclude Di Stefano - è strana e la tutela del territorio non sembra essere stata messa in primo piano. Cercheremo di fare chiarezza".

Aspetti, questi, sottolineati anche da Angela Aiello, geologa, che da tempo si occupa dell'area e che lancia l'allarme su Facebook, in particolare sulla nuova edificazione della zona, con la clinica. "Si programma, progetta e autorizza l'insostenibile - scrive. Neppure di fronte alla malattia si fermano anzi è proprio un grande "affare" in Sicilia. Il Centro oncologico "Humanitas" è realizzato per gran parte dentro la fascia di rispetto dei 150 metri dal Torrente Cubba e a ridosso dei suoi affluenti in sponda destra - tuona - vicino al futuro Centro di Compostaggio rifiuti organici della raccolta differenziata di Misterbianco (distanza circa 200 metri); vicino all'incompleto Depuratore Consortile commissariato e causa della frana a monte dello stesso, essendo stato realizzato in un'area con Vincolo idrogeologico (predisposto al dissesto). Il Centro oncologico "Humanitas" che con la sua estesa superficie asfaltata e tetti, sottraendo terreno permeabile, andrà ad aumentare la portata idraulica del Torrente Cubba (già sofferente) proprio in prossimità dei suoi affluenti e del ponte della Sp54 il cui ampliamento ha lasciato immodificata la sezione verticale".

Melania Tanteri
catania.livesicilia.it
17/11/2018

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