Rifiuti Zero, Ecologia Popolare ed Europea, Sostenibilità - Assemblea pubblica di Zero Waste Sicilia a Misterbianco

ZeroWaste Sicilia“La battaglia dei rifiuti si vince costruendo e gestendo bene gli impianti alternativi” ha detto l’ing. Ambientale Federico Vagliasindi a Taormina; e se ci si chiarisce sulle parole, potrebbero essere d’accordo anche i sostenitori della Strategia Rifiuti Zero come quelli che si sono incontrati a Misterbianco per ascoltare il parere di un paio di tecnici certamente non da meno come il prof. Beniamino Ginatempo, ordinario di Fisica dell’Università di Messina, e l’Energy Manager ing. Giuseppe Sgroi , consulente della Camera dei Deputati in questa legislatura, che nelle loro riflessioni hanno svelato le truffe mediatiche del “recupero”energetico sugli inceneritori, sostenendo entrambi - rispettivamente uno sul fronte “fisico” e l’altro su quello “economico” - quale sia il vero “spreco” nell’incentivo o nella visione di chi propugna la termovalorizzazione, o la pirolisi, o le centrali che bruciano CSS (combustibile solido secondario) in genere quale soluzione ambientale “sostenibile”.

Il Presidente di Zero Waste Sicilia Ginatempo l’ha fatto chiarendo che la massa si trasforma in energia solo nelle fusioni nucleari che avvengono nel sole o nei laboratori del CERN per pochi secondi e a debita distanza; in tutti gli altri casi bruciare una massa di rifiuti produce solo una uguale massa gassosa di rifiuti, ancor più pericolosi (furani, diossine), e la quantità di calore termico che si sprigiona da questa conversione è pari o minore allo stesso sforzo energetico che serve per bruciarli inquinando di più alla fine di questa trasformazione.

E allora, in che senso si può essere d’accordo con l’affermazione dell’ing. Vagliasindi ? Solo a patto di dare nuovo significato alle parole: se i rifiuti smettessimo di chiamarli “rifiuti” per considerarli finalmente “materiali post consumo”, ossia “risorse”, non avremmo alcun bisogno di fare “battaglie” sulle risorse da recuperare, riciclare, riusare e ci adopereremmo per impiegarle responsabilmente in un nuovo ciclo di vita perché “niente si crea, niente si distrugge ma tutto si trasforma” dice il primo principio della termodinamica. Per la serie “Strano, ma vero”, aggiunge l’esperto di Paes del Comune di Catania, ing. Sgroi, sono i dati economici che parlano chiaro: mentre in bolletta paghiamo il “sostegno” alle fonti fossili, per esempio, paghiamo l’energia prodotta dal carbone al prezzo “zonale” più favorevole delle centrali energetiche più vicine con cui i produttori si ristorano abbondantemente dei costi di impiantistica già scomputati nel tempo, i costi dell’energia alternativa e rinnovabile dall’eolico al solare termico o al termodinamico sono paradossalmente disincentivati anche da una Strategia Energetica Nazionale che pur di recuperare lo 0,5% del Pil dalle trivellazioni, con l’ultimo “Sblocca Italia”, per produrre in un anno su tutto il territorio nazionale il petrolio che consumiamo in un giorno, nel frattempo distrugge e mortifica paesaggi, eco-ambienti, turismo e produzioni agroalimentari biologiche d’eccellenza che producono insieme il 10,53 del Pil.

Ma sono gli interventi dei Sindaci e degli Assessori e del loro rappresentante, il vice Presidente ANCI, Paolo Amenta, a rendere ancora più convincente l’affermazione che bisogna gestire i rifiuti partendo da una visione di sistema veramente “alternativa” che metta al centro i beni comuni come acqua, rifiuti-risorse, territorio, con legislazioni-quadro attualmente mancanti in cui si risolvano conflitti d’interesse tra sfruttamento delle risorse e gestori privati con concessioni irrisorie, i quali in Sicilia pagano la più bassa ecotassa (12,85 euro), contro gli oltre 25 euro che le altre regioni chiedono ai gestori per il conferimento in discarica.

Daniele Ialacqua, assessore comunale all’Ecologia a Messina, chiede al governo regionale di cambiare decisamente rotta, perché non si può più assistere a proroghe emergenziali che non risolvono, rallentando solo il momento in cui si andrà a sbattere contro l’iceberg, pur di aggirare l’ostacolo delle scelte che veramente mettano in programmazione gli impianti di compostaggio, di TMB, di riuso e recupero dei preziosi materiali post consumo che solo noi ci ostiniamo a chiamare “rifiuti”.

Rilancia l’avv.Saro D’Agata, assessore catanese omologo di Ialacqua: “Bisogna ripartire dalla scuola e dalla cultura diffusa dei gesti quotidiani e dagli stili di vita che recuperano una dimensione di sobrietà, educazione civica nell’uso dei cassonetti, nella separazione dei rifiuti, nel consumo critico di prodotti pensati per non essere troppo difficili da smaltire o non interamente recuperabili”; ed a Catania - continua l’assessore all’Ecologia - ripartirà un Osservatorio che veda protagonisti associazioni ambientaliste come Zero Waste Sicilia e tecnici che monitorino e suggeriscano le soluzioni esistenti già praticabili.

Ma è l’esempio virtuoso del sindaco di Zafferana Etnea, Alfio Russo, che ha galvanizzato una platea interessata di assessori e sindaci venuti da tutta la Sicilia, che hanno visto con i propri occhi tesserine magnetiche con processori che producono scontrini che “parlano” all’istante dicendo quanti e quali rifiuti produco, di quanto risparmio potrò godere, quanti litri d’acqua potrò bere gratis dalla casa dell’acqua pubblica, e ancora tabulati di costi che tengano conto del servizio di chi vigila affinchè la raccolta differenziata spinta sia fatta per bene, centri di raccolta comunale che non mandano via nessuno, rafforzando nel cittadino l’idea che riciclare, riusare e andare a portare il proprio bene inutilizzato arricchisce l’intero paese in termini di risparmio e di salvaguardia dell’ambiente.

Nino Di Guardo, sindaco di Misterbianco, ricorda le battaglie contro le vicine megadiscariche, le Conferenze regionali dei servizi e gli sforzi anche recenti per spingere ulteriormente la raccolta differenziata (arrivata oltre il 60 per cento), con la distribuzione in corso dei nuovi sacchetti che separano ancora vetro e alluminio, oltre i bidoni colorati di cui è stata fornita ogni famiglia del comprensorio.

Ma il vero “passo Zero” della strategia rifiuti zero è quello del rispetto della legalità, come chiedono i Comitati No Discarica di Misterbianco e Motta, rappresentati unitariamente in assemblea da Antonio Caruso, che non si rassegnano allo scempio di una discarica illegale dietro le porte, quella di Valanghe d’Inverno, che ammorba salute e coscienze; con ordinanze infauste che - nonostante sia stata dichiarata la chiusura lo scorso luglio e ci sia solo da bonificare - consentono ancora di sversare rifiuti “tal quale” non pre-trattati come la direttiva discariche 1999/31 vieta categoricamente all’art. 7. I Comitati No Discarica chiedono un’alleanza all’ANCI per farsi promotori di una “invasione pacifica” a Palermo per far capire che governare non può essere “a prescindere” dai territori, dalle comunità, dall’ascolto dei cittadini.

Di queste sordità si fanno carico - tenendo conto che sono opposizione - la senatrice Ornella Bertorotta, M5S, ricordando che c’è la legge di iniziativa popolare “Rifiuti Zero: verso una vera società sostenibile” che sta per essere incardinata in Parlamento, e la dep.reg. Angela Foti, M5S all’ARS, componente della IV Commissione Ambiente nella quale non si è stancata di chiedere l’audizione dei Comitati a Motta S. Anastasia, di stigmatizzare la mancata costituzione di parte civile della Regione Sicilia nel processo Terra Mia rispetto al proprio funzionario infedele, e di aspettare un faccia a faccia (ancora non avvenuto) con la neo Assessora regionale dott.ssa Vania Contrafatto. L’incontro dell’Associazione no profit Zero Waste Sicilia serviva ad illustrare un Piano alternativo dei rifiuti che sarà fornito via pec a tutti i 390 comuni siciliani, all’ANCI e all’Assessorato regionale, che con una mail si è scusato di non poter partecipare ai lavori per cause di forza maggiore ma assicura udienza e collaborazione nell’immediato futuro.

L’assemblea ha proseguito i lavori per tutto il pomeriggio, mettendo in cantiere per l’anno sociale 2015 le campagne di informazione e di sensibilizzazione per scuole, cittadini, esercenti commerciali, amministratori; campagne illustrate dalla vice presidente di Zero Waste Sicilia, Giusi Cicero, partendo dalla campagna contro lo spreco alimentare promossa nella settimana europea per la riduzione dei rifiuti (l’ultima settimana di novembre di ogni anno), continuando con la raccolta delle lattine d’alluminio, con le campagne nazionali “Compostiamoci Bene”, “Sotto il muro dei 100 kg”, “ Stop al Tal Quale”, “Ripubblicizziamo Cassa Depositi e Prestiti”. La partecipazione dello storico ambientalista prof Luigi Solarino, con cui si programmerà un incontro sul CSS ad Enna - luogo della distruzione delle pinete a favore di centrali a biomasse inutili quanto dannose - la relazione sugli sprechi energetici dell’ing. Giuseppe D’Angelo, gli interventi dei soci della zona ionica con il successo replicabilissimo di “SiciliaRiusa”, hanno chiuso i lavori e il bilancio sociale di un’Associazione costituita da meno di un anno che, pur con un conto economico risicatissimo ed in pareggio, è ricchissima di risorse umane e di relazioni genuine messe a disposizione della cittadinanza attiva.

Anna Bonforte
Zero Waste Sicilia

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