Oasi nel deserto (Ricordo di Mimmo Santonocito)

Mimmo SantonocitoLa pandemia oltre a limitare ampiamente la nostra libertà personale, oltre a sottrarci larghe fette di scambi sociali, ci ha privato anche di figure autorevoli soffocando per di più la voce di quanti avrebbero voluto esprimere il rammarico, il cordoglio, il dolore per tristissime dipartite.

Indubbiamente la scomparsa di Mimmo Santonocito rappresenta una e forse la più significativa privazione che questo maledetto virus ci ha riservato.

In altre condizioni la comunità misterbianchese avrebbe potuto esprimere quel doveroso ringraziamento ad una personalità ricca e colma di sapienza, dando voce a quanti hanno avuto la fortuna di conoscere ed apprezzare questo uomo.

Persona poliedrica dai mille interessi, capace di rendere fruibile a tutti ogni sua conoscenza e ogni sua ricerca. Cultore delle tradizioni, storico, scrittore e poeta, attore e regista, artista a tutto tondo e artigiano prezioso.

La sua personalità si componeva di tutte queste caratteristiche che si cementavano in un carattere forte, a volte duro mai cedevole al compromesso. Per Lui le “sfumature di grigio” non esistevano i colori erano sempre ben definiti non potendosi accettare le opacità.

La sua intransigenza lo aveva tenuto lontano dalla politica e la sua (nostra) fortuna è stata quella di non lasciarsi incantare dal canto delle molte sirene che lo hanno adulato pensando di poterne fare un proprio strumento.

Egli era un uomo vero, una persona per bene, figlio di una comunità che ha amato e da cui è stato apprezzato.

Ma al di là di queste considerazioni che potranno apparire assai ovvie per chi lo ha conosciuto ciò che più di tutto mi preme sottolineare è la sua grande eredità culturale.

Con amara constatazione il tessuto sociale del nostro territorio è davvero privo di tali auspicabili slanci. Sono davvero poche le espressioni di saggezza e di ricchezza che la nostra comunità è capace di esprimere.

Mimmo rappresenta una vera oasi nell'arido deserto culturale Misterbianchese!

Egli, per fortuna, ci ha lasciato tutti gli strumenti per consentirci di potere raccontare, insegnare, e trasmettere non solo chi siamo e da dove veniamo, ma anche dove dobbiamo andare!

Mio padre (che in fatto di cultura avrebbe voce in capitolo n.d.a.) a cui Mimmo soleva mostrare in anteprima i suoi lavori, aveva di Lui una altissima opinione più volte espressa e riferita. Di Mimmo apprezzava la freschezza delle sue ricerche, la capacità di trasmetterle e, per ciò che più conta, la “libertà” di pensiero.

Tale libertà è la forza che più di tutti dobbiamo curare; Mimmo, infatti, è stato e rimarrà un ponte tra le generazioni, capace di narrare la vità in assoluta libertà e senza condizionamenti. A lui potranno attingere le future generazioni per conoscere, apprezzare, vivere la nostra comunità che, altrimenti, sarà destinata ad una rapida e desolante estinsione.

Vera oasi di conoscenza nel panorama angusto del nostro vivere quotidiano!

Ciò che più di tutti renderebbe felice il nostro caro Mimmo è vedere trasmettere alle generazioni future il suo messaggio e la sua conoscenza.

Concediamogli questo doveroso tributo! Misterbianco 13 dicembre 2020

Piero Motta

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