Don Pippinu 'u medicu

Don Pippinu 'u medicu, il medico dei poveri. Egli visitava i suoi pazienti nelle loro case tutte le mattine e spesso anche nei tardi pomeriggi, quando riteneva che avessero bisogno della sua assistenza ...

DON PIPPINU U MEDICU

Chi era “Don Pippinu u medicu” (Giuseppe Condorelli)?

Il medico dei poveri. Egli visitava i suoi pazienti nelle loro case tutte le mattine e spesso anche nei tardi pomeriggi, quando riteneva che avessero bisogno della sua assistenza. Non chiedeva mai denaro. Non esisteva una tariffa per le visite e per le prestazioni professionali. Ciascuno lo pagava, se poteva, come e quando voleva ed i poveri non lo pagavano affatto o si sdebitavano in natura con uova galline, oche, capretti o altro, secondo le loro possibilità. Tutto questo era noto a tutti. Perciò era molto stimato e rispettato.

Don Pippinu u medicu - MisterbiancoEra l’uomo che in paese comandava più del Podestà o del Segretario comunale “Martinez”, anch’egli un’istituzione per il paese. Ma era anche l’uomo al quale si rivolgevano tutti nelle liti di famiglia ed in quelle tra amici, ed in genere lo ascoltavano e si riappacificavano con reciproca soddisfazione. Senza esserlo ufficialmente, rappresentava ora il consulente, ora il giudice di pace.

Di carattere dominante, austero, controllato nel camminare, signorile, semplice nell’abbigliamento, autorevole nell’aspetto per una barba folta, brizzolata e lunga fino al petto. Così era “Don Pippinu u medicu” visto da lontano. Ma visto da vicino era di un’eccezionale affabilità nei rapporti umani e sociali. Persona franca, sincera, con spiccata tendenza alle burle ed agli scherzi leciti e simpatici.

“Don Pippinu” quando era libero dai suoi impegni professionali di medico, amava sostare in piazza, seduto davanti alla pasticceria del Cav. Addario e chiacchierava con chiunque cordialmente, usando espressioni dialettali, spiritose e talvolta piccanti.

Così facendo veniva a conoscenza di tutto quello che avveniva in paese per cui si poteva affermare che “Don Pippinu” conosceva vita, morte e miracoli dei misterbianchesi.

Si raccontavano su di lui molti aneddoti, tutti esilaranti, dei quali era stato ideatore ed attore, molti dei quali, probabilmente, un po’ gonfiati dalla tradizione “orale” ma che contenevano sempre un fondo di verità in quanto perfettamente rispondenti al carattere del personaggio.

La mia generazione, conobbe Don Pippinu già avanti con gli anni, ma di lui si raccontavano storie al bar di Don Giovannino Cannizzaro, storie narrate da Giovanni Condorelli, il sarto del medico, che era di fatto lo storico ufficiale di tutti i suoi scherzi.

(tratto da una raccolta inedita di memorie di NAMO)

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