Un diritto di replica al contestato comizio del Sindaco Di Guardo

Diritto di Replica - MisterbiancoDispiace che un comizio del Sindaco, programmato e autorizzato, sia stato disturbato per quasi tutta la durata da un gruppetto, capeggiato da un sedicente comitato civico, e mi congratulo col servizio d’ordine e con l’oratore per aver gestito con pacatezza e tolleranza quella protesta affinchè non divampasse in rissa. Venendo al tema del comizio, le argomentazioni enunciate hanno reso in realtà un rendiconto amministrativo assai magro al di sotto dell’ordinaria amministrazione e con nessuna prospettiva.

E tutto quello che non va è risultato assai comodo caricarlo alla crisi o a ritardi burocratici. Appare chiaro che nell’amministrazione del Comune c’è bisogno di un ricambio alternativo che non può essere più quello degli utili valletti che la sindacatura del Di Guardo ha formato negli anni delle sue quattro investiture.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: un Consiglio Comunale dai connotati variabili dove maggioranze ed opposizioni si sono rimescolate e confuse ad ogni adunanza, ed una Giunta di ambigui matrimoni e divorzi in continuazione.
Eravamo davvero convinti in quel Maggio 2012 che la “inesperienza” di altri candidati non ci garantisse un’alternativa capace di realizzare molto più di questo magro fatturato di “ben fatto”?

L’alternativa possibile si sarebbe potuta realizzare quando nel 2012 si coalizzarono attorno al candidato PD Massimo La Piana le forze più genuine della sinistra e della gioventù misterbianchese, ma l’intemperante “Sindaco per passione” ne demolì l’impalcatura relegandole ai margini della politica. Adesso, con l’approssimarsi della campagna elettorale per il rinnovo dell’Amministrazione, crescono i fermenti per le candidature in liste del migliore offerente. Pertanto, riemergono ostilità, contrasti e tanta confusione in Consiglio Comunale dove le migrazioni di consiglieri dell’una e dell’altra parte sembrano essere all’ordine del giorno e non danno certamente un bel biglietto da visita, impoverendo ancor più la politica e facendo emergere la tendenza qualunquista degli eletti.

Insopportabile ed irresponsabile, dunque, è il proponimento dell’autocandidatura di Di Guardo per la quinta volta alla guida di coalizioni sempre più variabili. Infatti, con la pretesa di essere la sola salvezza del paese, rimpasta in Giunta, ancora a pochi mesi dalle nuove elezioni, personaggi considerati bacini di collettori di voto e merce di scambio per una sua nuova affermazione. Un rito di espedienti spacciato per democrazia che rivela la povertà culturale del modo di intendere elezioni e politica come un negozio d’asta. Per un vero leader il farsi da parte non è una rinuncia all’impegno attivo di rendersi utile al paese ma è prendere consapevolezza che il seme della reale democrazia sta nell’alternanza lasciando spazio al debutto di altre intelligenze.

La politica, infatti, non dev’essere intesa come mestiere ma come scienza e scuola di formazione per iniziare un percorso di rinnovamento generazionale nella politica locale e per maturare a Misterbianco anche una nuova stagione.
Tuttavia non è mai troppo tardi per rompere il predominio del politicantismo locale e scrivere un progetto sociale innovativo nella gestione democratica del Comune, perché prima o poi una alternativa arriverà. Ma da quel che si è visto lo scorso Sabato in Piazza Mazzini, se nel 2017 la nuova classe dirigente venisse partorita da quel Comitato, gonfio di narcisismo e presunzione, che ha organizzato il rumoroso manipolo per turbare il regolare svolgimento di un comizio, allora per Misterbianco il peggio sarebbe ancora possibile.

Enzo Arena

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Commenti

Caro Enzo desidero fare solo

Caro Enzo desidero fare solo delle precisazioni. Il comizio sebbene autorizzato e programmato, non vieta la possibilità da parte dei cittadini di fischiare o applaudire. L'impeccabile servizio d'ordine diretto dal Comandante della Tenenza ha invitato i manifestanti a far parlare il sindaco. Invito che è stato accolto. La rissa non sarebbe mai accaduta, e infatti non si è verificata, poichè la protesta è stata concordata dai manifestanti nei minimi dettagli, tenendo conto delle conseguenze anche provocatorie da parte del primo cittadino o dei pochi sostenitori, che difatti non sono tardate, e rispediti al mittente con diligenza e alto senso civico.

Pasqualino Longo

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