Un ritratto trentennale di padre Mazzaglia donato alla chiesa di San Giuseppe

Padre MazzagliaNel dicembre 2000, moriva ultraottantenne a Misterbianco dopo 57 anni di sacerdozio il popolarissimo padre Antonino Mazzaglia, decano del clero locale, fondatore del Collegio Sacro Cuore e per oltre un decennio rettore del Santuario della Madonna degli Ammalati. Un arguto e gioviale sacerdote che fu pure scrittore e poeta, assistente ecclesiastico della Coldiretti e del Corpo dei Vigili urbani, educatore di generazioni di alunni e partecipe al dibattito sociopolitico tra la gente.

Tra i suoi maggiori estimatori, il sig. Antonio Palmeri, titolare del frequentatissimo chiosco di via Gramsci, che per affetto e devozione decise un giorno di dedicargli un grande ritratto, commissionandolo al bravissimo fotografo e pittore concittadino Paolo Citraro, che nel 1990 lo eseguì alla perfezione. Quel quadro che ritrae il sacerdote seduto all'aperto dopo la Messa - olio su tela di un metro per 1,50 - era inizialmente destinato al Comune, ma il dono non andò in porto; e per oltre 30 anni è rimasto nel salotto di casa del proprietario, che dice: «Ma così non lo vedeva nessuno».

Ora, il popolare "devoto" Palmeri ha trovato la disponibilità di mons. Agatino Caruso - già vicario generale dell’Arcidiocesi e a lungo apprezzatissimo rettore del Seminario di Catania - attualmente rettore della piccola chiesa locale di San Giuseppe, al quale ha consegnato in dono con amore il grande quadro, che sarà collocato nella sagrestia; in un ambiente religioso, quindi, anziché in uno “laico” dove esso sarebbe stato comunque appropriato per la nota dedizione anche “politica” del prete scomparso al miglioramento della città.

R.F.

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