Si rinnova in chiesa Madre il rito della "Tela della Passione"

Tela della PassioneErano oltre una ventina i fedeli che in chiesa Madre S. Maria delle Grazie, per le Ceneri, hanno aiutato il parroco Giovanni Condorelli a “issare” dietro l’altare maggiore la tradizionale “Tela della Passione” quaresimale che verrà poi “calata” il sabato precedente la domenica delle Palme.

Un vecchio “rito” che si rinnova e consolida a Misterbianco, nonostante i nuovi tempi, analogamente a quanto avviene in altre parrocchie siciliane. A causa del covid, la cerimonia lo scorso anno era saltata. La “Tela”, dipinta nel 1813 da Bartolomeo Ferro, rappresenta la deposizione del Cristo dalla croce, ed è conservata in un cassone in ferro della sagrestia. Fino al 1969, essa veniva issata sull’altare centrale e poi lasciata cadere nella funzione della notte di Pasqua (“a calata d’a tila”) indicando la resurrezione di Cristo, tra gli applausi dei fedeli. Dall’anno successivo, modificato il presbiterio, il rito non fu ripetuto; l’enorme tela (di 12 metri per 8) si era rovinata, compromessa anche dai topi, poi fu restaurata da Gioacchino Platania. Dopo il restauro, essa è montata su tela plastificata e tenuta da un tubo, e il suo peso (coi sacchi a sostegno sul retro) è passato da 70 a oltre 200 kg. Ripreso il rito da parecchi anni, occorrono - spiega il parroco - una dozzina di persone per montarla con carrucole e sedici per smontarla e riavvolgerla. La tela viene ancora esposta a decorare l’altare e la Chiesa, secondo la tradizione secolare, e possono ammirarla anche le nuove generazioni, col suggestivo racconto dei nonni. Per conservare le “radici”, tra tante tradizioni ormai perdute.

R.F.
La Sicilia
03/03/2022

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