Risposta a Beppe Condorelli da parte del Sindaco Di Guardo

Nino Di GuardoRispondo volentieri alle sollecitazioni avanzate dal caro amico Beppe Condorelli sull’esigenza della tutela del “castello” che sorge a nord della stazione della F.C.E. Com’è noto, l’approvazione del PRG è di esclusiva competenza del Consiglio comunale e non del Sindaco.

Il piano approvato nel 2001 prevedeva una vasta zona di espansione, la cosiddetta “zona Matteotti”, ove erano contemplate alcune aree da destinare a edilizia economica e popolare confinanti con il “castello” in parola. In quell’occasione gli interessati, compreso Beppe Condorelli, avrebbero potuto benissimo avanzare osservazioni al Consiglio al fine di impedire l’edificazione nell’area circostante la struttura. Purtroppo nulla è stato fatto. Aggiungo che, nel 2010, quando l’amministrazione di allora (e non la mia) ha approvato il progetto di edilizia economica e popolare, si poteva ancora ben intervenire per salvaguardare l’area attorno al castello. Ma neanche questo è stato fatto. Ora è troppo tardi. L’unica cosa che si può fare - e che certamente farò – è scrivere alla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali perché sia proposto all’Assessorato regionale competente di vincolare l’immobile come bene di interesse artistico. Con l’occasione desidero precisare che il citato palazzo Leonardi, sottoposto a tutela su mia segnalazione, è stato dichiarato edificio “Liberty” dall’Assessorato regionale con D. A. n. 4315 del 30/12/1988 e non certo da me che non ne avevo la competenza. Purtroppo, successivamente, un mero cavillo burocratico ha permesso la sua demolizione privando la nostra comunità di uno dei pochissimi edifici di pregio esistenti nel nostro territorio.

Per amore del vero voglio ancora precisare che i terreni, in contrada Tenutella, su cui insiste il centro commerciale “Centro Sicilia”, appartenevano a diversi proprietari (fra cui alcuni misterbianchesi) e non al dott. Mario Ciancio, come erroneamente affermato da Beppe Condorelli in un commento pubblicato su una pagina on line. Ma, in ogni caso, un amministratore degno di questo nome, nel programmare lo sviluppo della propria comunità, deve guardare al bene comune e non può tenere conto degli interessi dei privati che possono con quelle scelte, venire avvantaggiati o svantaggiati a seconda dei casi. Sarebbe auspicabile che ci si informasse prima di sentenziare con leggerezza su fatti che non si conoscono, diffondendo notizie prive di alcun fondamento. Con la stessa leggerezza e disinformazione l’amico Beppe Condorelli afferma che devo la mia elezione a Sindaco all’appoggio di Raffaele Lombardo. Considerazione davvero bizzarra se si considera che Lombardo sosteneva il mio antagonista dott. Nino Condorelli con ben due liste (MPA e Campana) che, insieme, hanno ottenuto ben 3.500 voti.

La verità è che sono stato eletto anche con i voti di tanti cittadini che, pur appartenendo a schieramenti diversi, hanno individuato nel sottoscritto il candidato più idoneo a far risollevare le sorti di Misterbianco dopo 10 anni di disastrosa e fallimentare amministrazione.

Nino Di Guardo
Sindaco di Misterbianco

 

P.S. Beppe Condorelli mi chiede se io sia ancora comunista. La mia storia politica è sotto gli occhi di tutti. Mi sono iscritto al Partito Socialista Italiano nel 1973 condividendone il programma e gli obiettivi politici di fondo. Successivamente, con l’avvento di Bettino Craxi, criticandone i metodi disinvolti e spregiudicati che hanno portato il Partito Socialista alla dissoluzione, ho lasciato tale Partito e mi sono iscritto al Partito Comunista Italiano, guidato da Enrico Berlinguer. Ho seguito, quindi, e condiviso l’evoluzione del P.C.I. per giungere all’attuale Partito Democratico. Questo è stato il mio percorso politico.
Se dovessi definire il mio impegno pubblico direi che mi sono battuto e mi batto per migliorare la vita della mia Comunità e, più in generale, per una società più giusta e libera.

 

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