Ringrazio la mia Città

Vito ArenaHo diversi motivi per ringraziare tutti i miei concittadini: per essere venuti in molti in Chiesa Madre al concerto delle mie musiche con i magnifici artisti più volte ricordati in questi giorni; per avere assistito con pazienza e attenzione a tutto l’evento; per avermi subito dopo manifestato il loro apprezzamento per la musica e gli esecutori; per avermi permesso di esprimere tutto il mio affetto per S. Antonio e Misterbianco anche attraverso la mia musica; per avere contribuito a creare e rinnovare tutti i presenti insieme una sincera commovente atmosfera di reciproca amicizia; per esserci ritrovati a rivivere e ricordare le tradizioni genuine del nostro Paese.

Curiosamente ma piacevolmente, potrei definire il mio il concerto dei Sindaci di Misterbianco, perché sono intervenuti, nell’ordine, Salvatore Gennaro, Turi Saglimbene, Ninella Caruso, mentre Nino Di guardo ha dovuto dare forfait all’ultimo per un imprevisto, lieto, in famiglia. Tutte persone a me care dalla mia gioventù. Da tutto ciò ho ricavato personalmente una immensa felicità. Spero ci saranno altri momenti e occasioni da rivivere insieme come quelli dell’altra sera. Grazie a tutti, di cuore; e grazie anche a tutto lo Staff della magnifica “Voce” di tutti noi: Misterbianco.COM. Ringrazio ancora una volta la Deputazione della Festa del Patrono per avermi dato l’onore e la gioia di contribuire con la mia musica alla concelebrazione di questa solenne Festa; mio padre, Micio Arena, profondamente fedele a S. Antonio e a questo evento, ne sarebbe stato felice e orgoglioso. Grazie ancora al Parroco Condorelli per avere accolto con affetto nella Casa del Signore la mia musica, parte della quale era musica sacra, una dolce e appassionata preghiera al SS. Crocifisso, un inno alla gloria di Dio, alla Madonna e ai Santi. Cito qui un invito che Turi Saglimbene, un altro mio grande amico, anche lui appassionato di Storia Patria, mi ha rivolto l’altra sera alla fine del concerto: creare io una composizione ispirata sia all’immagine votiva della Madonna della Raccomandata (vd il video di Angelo Zuccarello sull’impianto dell’omonima Edicola), sia allo stesso luogo che dal 1300 ospitava la Chiesetta della Madonna della Raccomandata, storica per noi perché vi si rifugiarono per confortarsi i terrorizzati poveri Misterbianchesi che cercavano di sfuggire alla lava dell’Etna che aveva già sommerso e distrutto tutto il paese.

Era il 1669. Mi ha suggerito di musicare anche un nuovo Inno a S. Antonio. Gli ho risposto che, se per la musica per la Madonna sarei pronto a lavorare anche da domani mattina perché è solo questione di musica, un discorso “a quattr’occhi fra me, le mie note, la dolcezza della Madonna, la bellezza storica e la magia mistica del luogo”, che io dovrò solo tradurre in musica, per l’Inno, invece, non è così semplice per me, in quanto di testi-versi, più o meno poetici, mi intendo molto meno, e inoltre non vorrei che fossero banali, ma veri, forti, nuovi, originali, capaci di suscitare un’ispirazione musicale nel momento stesso in cui vengono pronunciate le sillabe delle parole...Se qualcuno amante della poesia, nella nostra Comunità, volesse provare a scrivere dei versi, non molti, in strofe, sul nostro Patrono S. Antonio potrà spedirli al mio indirizzo di posta elettronica vitopaolo@interfree.it per essere esaminati come in un concorso, e alla fine scegliere un testo che sia adatto ad essere da me musicato, corrispondente alle mie idee musicali. Mi sembra una buona idea. Invito, infine, tutti i miei concittadini, specialmente i giovani, a mantenere sempre alto il livello di attaccamento alle tradizioni più genuine di Misterbianco, sacre e profane, create nel tempo dai nostri Padri, quasi sempre con la guida di santi uomini di Chiesa, con il solo intento di salvaguardare lo spirito e il benessere della nostra Comunità e instradare le nuove generazioni verso il progresso, prima spirituale e poi materiale. Nel perseguire questo intento teniamo sempre presente l’esempio di vita del nostro Patrono S. Antonio e conformiamo la nostra esistenza alla Sua; solo così facendo la celebrazione della Sua Festa assume un significato vero, profondo e concreto per tutti noi Misterbianchesi.

Chi vi saluta adesso, vi prega di ricordarvi che uno dei vostri amici si chiamerà sempre Vito Arena.

Vito Arena

tags: