E' morto Giuseppe Pulvirenti, detto u Malpassotu

Incidenteda repubblica.it
Ci fu un tempo che Giuseppe Pulvirenti era un boss sanguinario della malaSicilia, braccio destro di Nitto Santapaola. A Cerveteri, vicino Roma, dove si era ritirato a trascorrere gli ultimi anni di vita, nessuno conosceva la sua vera identità. Nessuno sapeva che un tempo, i picciotti lo chiamavano u Malpassotu. Di quel tempo trascorso era rimasto solo il tatuaggio di un leone sul petto, il Leone del Belpasso da dove u Malpassotu proveniva, sulle pendice dell'Etna.

Non conosceva la sua identità neppure l'automobilista della Golf che, dieci giorni fa, ha tamponato la motoApe di quel vecchio che, lentamente, andava verso il parco giochi dove lavorava come custode. Giuseppe Pulvirenti è morto per incidente stradale a 79 anni, lontano dalla sua Sicilia, dal potere e dai malaffari di una volta, come un semplice pensionato alla guida di un'Ape scassata.

L'ultimo arresto nel '93, nelle campagne della sua Belpasso dopo undici anni di latitanza e pochi mesi dopo la cattura di Nitto Santapaola, capo indiscusso di Cosa Nostra. Per amore di un'infermiera, decise di parlare per uscire presto di prigione e ricominicare una vita insieme al loro figlio. Aiutò la magistratura a svelare intrighi e connivenze ottenendo in cambio dallo Stato protezione, casa e nuova identità. Pensionato immigrato dalla Sicilia, niente di più sapevano a Cerveteri fino a dieci giorni fa, fino a quando una Golf non ha tamponato la sua vecchia Ape.

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