A Misterbianco la riscoperta di Domenico Tempio e del suo poema "La carestia"

Nino Romeo - MisterbiancoE’ cominciato dal Palazzo del Senato di Misterbianco, nell’ambito del progetto “Itinerario Tempio” a cura di Nino Romeo per il Centro Teatrale Siciliano, il secondo ciclo di letture commentate del poema “La carestia” di Domenico Tempio.

Un’eccellente iniziativa che tende a fare scoprire, conoscere e “gustare” un’opera introvabile nelle librerie (auspicabilmente da ripubblicare) ed il sanguigno poeta catanese ingiustamente relegato a lungo tra i “minori“, dimenticato e frainteso, e solo ben tardivamente riconosciuto (dagli anni ’90) per il suo effettivo ruolo nella nostra letteratura di quel periodo.

Con la straordinaria presentazione introduttiva del prof. Antonio Di Grado, è stato possibile finalmente conoscere e comprendere da vicino un autore prima superficialmente accantonato come “pornografo”, «che svetta e sgomita nell’esangue panorama letterario del nostro Settecento». Originale, fortemente innovativo ed espressivo, «Tempio è Catania e il suo popolo, le sue vie e piazze», «impeto materialistico ed anarchico mai placato, nè arruolato alla Ragione e all’Illuminismo».

Attraverso le magnifiche e “carnali” letture di Graziana Maniscalco ed i commenti esplicativi puntuali ed esaurienti di Nino Romeo, la sala è stata pervasa dalla «prepotente vena poetica, irriverente, truculenta e sovversiva» del poeta che in dialetto «canta la miseria ed il piacere, l’erotismo e la sensualità della plebe e del furente intellettuale insoddisfatto», assieme alla sfottente polemica sociale verso il Palazzo, le elites, i vicerè; e che tra cruda “fisiologia” e ribellismo irriducibile descrive la storia come «perenne immobilismo e trasformismo».

Una bella serata di vera cultura – caldamente apprezzata dal pubblico ed elogiata dal sindaco Nino Di Guardo e dall’Assessore Federico Lupo - che ha reso giustizia ad un grande catanese che non merita l’oblio. Un’esperienza che merita di essere proseguita. foto

Roberto Fatuzzo

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