Misterbianco come nel Far west, un Paese senza regole

Rifiuti MisterbiancoRicordate l' intervista del primo cittadino rilasciata la scorsa settimana all'emittente Rei tv, per la quale mi complimentai per la forma, ma non per i contenuti?
Arriva, con prove evidenti agli occhi di tutti, la mia risposta.

Sono pervenute sul gruppo Facebook LA VOCE DI MISTERBIANCO (fonte principe del comitato cittadino che vanto l'onore di presiedere, per mezzo del quale servo da anni la mia cittadinanza, in maniera gratuita e senza sosta, né diurna, né notturna) delle segnalazioni di presenza di polverina giallastra, riferitami quale zolfo, su strada e nelle aiuole, delle vie San Nicolò, De Felice angolo con Via Buozzi, via dei Mille angolo via Matteotti, allo scopo di allontanare i cani ed evitare che essi defechino ed urinino in quella data zona, lasciando cattivo odore e impregnando i marciapiedi.
Come da mia abitudine e nel ruolo che la cittadinanza mi ha conferito anni fa, inoltro immediata segnalazione.

Ma a differenza delle altre volte questo caso ha qualcosa che ci deve far pensare. Proprio come il detto della goccia che fa traboccare il vaso insomma...
È evidente che Misterbianco è diventato un "Far west", dove ognuno fa ciò che vuole, si alza al mattino e decide di testa sua cosa è giusto e cosa è sbagliato.
I proprietari di cani piuttosto che rispettare l'ambiente, portando con se l'occorrente per ripulire, lasciano inosservati le feci dell'animale sulla strada, come se a casa loro facessero uguale. I vicini stanchi dai cattivi odori e dal fare lo slalom per camminare sui marciapiedi, decidono di farsi giustizia da se gettando prodotti dannosi, veleni e quant'altro per allontanare gli ospiti sgraditi.
Nel primo caso non scattano denunce, eppure una normativa è vigente, nel secondo caso niente multe ai trasgressori, non vi sono le condizioni per i controlli.

Non ho voluto schierarmi né con gli uni né con gli altri, né con chi ha scelto di fare uso improprio di un tratto di strada che apparterrebbe a tutti, come fosse casa propria, né con chi non vuole l'uso di certi metodi tacciandoli come velenosi e pericolosi per altri animali e soprattutto per i bambini che su quelle strade giocano.
Ma è all'amministrazione assente che mi rivolgo, a quel sindaco che non presenzia più, a chi ci amministra senza occhiali pur essendo miope, alle istituzioni sorde. Il comune è assente, sia nei servizi (che poi ci fa pagare alle aliquote più alte di tutto l'hinterland catanese) che nel far rispettare le regole.
Un paese allo sbando.

Cosi i cittadini tagliano gli alberi davanti casa, perché non esiste il decespugliamento, spazzano davanti la porta della propria abitazione, perché non esiste lo spazzamento, gettano veleni su strada perché non esiste la disinfestazione;
adesso anche lo zolfo, per allontanare i cani al guinzaglio dei padroni, perché le strade sono impraticabili, grazie alla mancata civiltà, ma anche all'assenza di regole che chi ci governa dovrebbe introdurre e far rispettare.
Questa è la Misterbianco che la gente non si ferma ad osservare. Neppure il primo cittadino che alle telecamere tg decanta montagne verdi e girasoli.
A Misterbianco manca proprio il sole, la luce. Manca l'esempio. Manca il rispetto.

Un Paese senza regole è esposto alla violenza e alla sopraffazione, un Paese senza libri e senza l' insegnamento e l'esempio di quelle basi fondamentali per una convivenza pacifica è vittima dell’ignoranza.
È doveroso emanare le ordinanze sindacali e cercare, poi, nel massimo rispetto delle stesse, di portare avanti una comunità nell'esempio del giusto e invece sembra che Misterbianco si trasformi in un Paese dei balocchi, dove a prevalere è la legge del privilegio, dello scambio interessato di favori, dell’affarismo senza scrupoli.
Le strade per una corretta amministrazione ci sono.

Le regole scritte ci dicono in maniera chiara cosa può e cosa non può essere fatto, nel rispetto delle leggi, cosa è bene e cosa è male e qual' è la sanzione prevista per chi di quella legge se ne infischia.
Chi vuole vivere in un paese e godere di sicurezza, libertà e diritti è tenuto a rispettare doveri e normative. Regole e libertà non sono due concetti inconciliabili. In molti casi sono proprio le regole che ci permettono di sentirci liberi.

Libertà non è fare tutto quello che si vuole, ma essere tutti nella condizione di poter fare determinate cose.
La legge non va interpretata nel modo che più conviene, ma osservata con spirito e onestà.

Giusi Letizia Percipalle
Presidente del comitato cittadino
Coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia Misterbianco

tags: