Oggi Luigi Consoli, da giovedì rinchiuso nella casa circondariale di piazza Lanza a Catania dopo essersi costituito ai carabinieri della Tenenza di Misterbianco per aver ucciso il fratello Giuseppe e ferito la cognata Giuseppa Pappalardo, sarà sentito dal Gip Anna Maggiore.

Provato per quanto accaduto l'omicida sembra che abbia dato una sua prima versione dei fatti, dicendo di essere stato in passato minacciato dal fratello Pippo, sempre per questioni attinenti la territorialità della loro attività di gelatai ambulanti, con un coltello che usano gli artigiani per preparare le stecche del torrone con il miele.

La sera dell'omicidio dopo l'ennesimo alterco, pare che l'omicida abbia incontrato il fratello in via Pirandello, a meno di cento metri dalla sua abitazione, con la sua motoape per la vendita dei gelati e ne sia nata l'ennesima discussione certamente animata se Luigi ha lasciato il luogo dell'incontro, ha fatto ritorno a casa per prendere la pistola detenuta legalmente.

Cosa sia successo di sicuro quando Luigi è ritornato sul luogo dell'omicidio non è dato ancora saperlo, ma è indubbio che i due hanno continuato a litigare al punto che Luigi ha puntato la pistola e in un momento di ira ha ucciso il fratello più piccolo.

Per la prossima settimana è prevista l'autopsia sul corpo della vittima e solo dopo potrà essere fissata la data delle esequie.

Oggi in piazza Pertini, dove si svolge il mercato del sabato e dove Giuseppe sostava con la sua moto ape per la vendita, nel periodo invernale delle crepes alla nutella, si terrà un concentramento per ricordare il «gelataio di tutti», capace di offrire il suo gelato al bambino che non aveva i soldi per comprarlo. Un'iniziativa nata spontaneamente sui network per sostenere la famiglia e raccogliere qualche fondo dal momento a cui mancherà l'unico reddito a disposizione, il guadagno della vendita ambulante dei gelati, dei bomboloni e delle crepes.