A Lampedusa buon cibo fatto in casa Associazione 'Lapablu' è stile di vita

LapabluDa Misterbianco a Lampedusa con un sogno nel cassetto. Tramandare quello che il nonno Bartolomeo e il padre Alberto gli hanno insegnato: il valore dell’amicizia e dell’ospitalità, l’arte del sapere mangiare, la natura e soprattutto l’amore per il mare.

Massimo Costanza nella vita fa l’ingegnere e vive a Misterbianco. Ha casa a Lampedusa, in contrada Madonna, dove fin da bambino con i genitori e con la sorella Lidia ha trascorso le vacanze estive e dove adesso ha iniziato una nuova avventura. ‘Fare ciò che ami e libertà, amare ciò che fai è felicita’: e questo lo spirito di Lapablu.

È l’associazione ‘Lapablu’ la novità dell’estate 2015. Un progetto ambizioso sull’isola che ha origini lontane, ma che non ha la pretesa di essere un posto famoso, ma uno stile di vita. Che ammalia gli ospiti con il buon cibo fatto in casa. Lo sguardo che si perde tra il colore turchese di Cala Croce e il verde delle campagne e dei pini di Contrada Madonna.

“A Lampedusa – racconta Massimo Costanza – sono cresciuto nel mio rapporto col mare, qui le prime immersioni, sempre qui la prima cernia ed i primi polpi. Oggi tutto e’ cambiato, i fondali hanno perso molto della loro fauna, dei loro colori e della loro bellezza ma il tramonto, il tramonto…quello ha sempre lo stesso incredibile fascino millenario”.

Un punto di incontro che non è solo un luogo, ma un mondo da scoprire. Un percorso dentro le antiche tradizioni culinarie alla scoperta degli antichi sapori siciliani, un viaggio attraverso i colori, gli odori e i profumi dell’isola. Dal timo selvatico alle spezie lampedusane, dalle triglie ai calamari, dal cous cous ai capperi.

Proprio a Lampedusa, Massimo Costanza e il suo staff (la compagna Moena Scala con mamma e papà Costanza) organizza periodicamente incontri con gli amici e con i soci con la formula dell’home restaurant.

“La nostra filosofia di home dinner – spiega Massimo Costanza – è impostata sul social eating e sul recupero e la valorizzazione delle tradizioni culinarie e marinare dell’isola. La nostra non è un’attività commerciale, non è un ristorante, ma un’associazione. È’ in realtà una grande famiglia che lavora con amore e passione”.

Familiarità, ospitalità, sole, mare e prodotti del mare sono gli ingredienti perfetti per un’estate a Lampedusa. Che si aggiunge all’accoglienza dimostrata dagli isolani nel soccorso dei tanti migranti sbarcati negli ultimi anni. Lapablu, nata come associazione culturale, è anche teatro, social eating, agenzia che organizza tour eno-gastronomici ed eventi. Sito internet Lapablu Lampedusa

Francesca Aglieri
catania.blogsicilia.it
03/06/2015

tags: