C'era una volta il Carnevale. Convegno di SiciliAntica per conoscere le origini e la storia della festa

Carnevale“Chi conosce ama, e chi ama vive da protagonista, e partecipa con impegno e consapevolezza alla festa di carnevale”. Questo il messaggio del convegno di studio “C’era una volta il Carnevale. Le origini della festa più allegra dell’anno”, organizzato dall’Associazione SiciliAntica Misterbianco e dall’Assessorato alla Cultura del Comune etneo. L’evento, svoltosi sabato 15 febbraio, al Teatro Comunale di Misterbianco ha visto la partecipazione dei docenti dell’Università di Catania, prof.ssa Cristina Soraci, docente di Storia Antica, prof.ssa Elena Frasca, docente di Storia Moderna, dott. Luigi Sanfilippo, dottore di ricerca in Scienze storiche, e della dott.ssa Doris Calabrese, psicologa, direttrice della Scuola Siciliana di Biodanza.

Dopo i saluti degli assessori comunali Alberto Vazzano e Marina Virgillito, il presidente di SiciliAntica Misterbianco, Angelo Battiato ha introdotto il convegno, con una breve prolusione “sulla necessità di approfondire e conoscere la storia e le origini del carnevale per avere maggiore consapevolezza della festa, per poter vivere da protagonisti un evento che è “patrimonio culturale immateriale della Regione siciliana”. Interessanti e di elevato valore scientifico e storico gli interventi dei relatori: “le origini del carnevale sono da ricondurre ai Saturnali, le feste dell’età repubblicane dell’antica Roma, dove veniva concesso agli schiavi la stessa libertà dei cittadini liberi, erano autorizzati al gioco d’azzardo e ad ubriacarsi in pubblico”. “Ma l’origine del carnevale, come lo conosciamo noi – ha affermato la prof.ssa Frasca – è da far risalire in epoca medievale, al XII sec. d.C., affermatosi, in seguito, nel Rinascimento e nell’età barocca, con una forte caratterizzazione territoriale, dove ogni città italiana aveva le sue maschere e le proprie tradizioni, soprattutto a Venezia, Firenze, Roma, Milano, Napoli.

In Sicilia la maschera tipica era Peppe Nappa, a Misterbianco si consolidò la tradizione della Mascara, la “commedia dell’arte misterbianchese”. Il dott. Luigi Sanfilippo ha sottolineato il valore storico e antropologico del carnevale, la sua valenza sociale che “va oltre il folclore”, e la necessità di approfondire la conoscenza scientifica, con un’adeguata ricerca storiografica delle fonti e delle testimonianze. Appassionante la relazione della dott.ssa Doris Calabrese che ha evidenziato l’aspetto psicologico dell’evoluzione, del cambiamento e dell’integrazione dell’individuo attraverso l’uso della maschera e dei travestimenti, “la maschera afferma l’identità dell’individuo”. Il numeroso pubblico presente in sala ha interagito con interventi di notevole contenuto storico, rievocativi della “più genuina tradizione misterbianchese”, il prof. Pippo Rapisarda, la dott.ssa Rosetta Vitanza e Tino Mazzaglia, attore e speaker storico durante le sfilate dei gruppi in maschera. L’evento è stato arricchito da una mostra di alcuni documenti inediti tratti dall’archivio storico comunale sull’antico carnevale di Misterbianco, dove si evidenzia, già a fine secolo, un congruo contributo del bilancio comunale per la realizzazione delle “feste baccanali”.

Nel corso del dibattito è stata avanzata la proposta, che non vuole essere una “provocazione”, ma una “esigenza” didattica e culturale, di istituire la cattedra di Storia del Carnevale presso l’ateneo catanese, per colmare l’esiguità degli studi scientifici e per tutelare e valorizzare un patrimonio culturale radicato nel territorio catanese e siciliano. E per promuovere il carnevale, la festa più attesa e più allegra dell’anno.

Angelo Battiato

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