da lasicilia.it
L’installazione di una nuova antenna
per la telefonia mobile all’interno del
perimetro del centro urbano ha rimesso
nuovamente in allarme la popolazione
residente nel quartiere Rocca-
Manganeddi, per il rischio inquinamento
delle onde elettromagnetiche.
Un fenomeno questo che si ripete
ogni qualvolta una delle aziende concessionarie
della telefonia mobile decide
di installare una antenna all’interno
del centro urbano. Appena si sparge
la voce della possibilità di una nuova
installazione, si avvia la fase delle
proteste e delle petizioni, che molto
spesso non sortiscono alcun effetto,
avendo le aziende concessionarie
completato l’iter amministrativo ed
ottenuto tutte le certificazioni da parte
dell’Arpa, l’azienda regionale che si
occupa della questione ambientale.
Ieri mattina la protesta si è ripetuta
nei locali municipali dove una ventina
di cittadini residenti in via Giacomo
Matteotti, lato sud, hanno chiesto all’amministrazione
comunale di impedire
l’installazione di una antenna
per la telefonia da parte della Tim.
A ricevere la delegazione è stato
l’assessore ai Lavori pubblici Rosario
Patanè, il sindaco era impegnato a Catania,
che ha recepito le richieste dei
cittadini e nella stessa mattinata ha
chiesto alla società telefonica e all’Arpa
di sospendere la realizzazione dell’impianto
in modo da potere verificare,
con l’ausilio dei tecnici, che il ripetitore
venga installato a norma e che la
propagazione delle onde non rappresenti
un rischio per la salute dei cittadini
residenti nell’area.
L’amministrazione comunale ha
inoltre comunicato ieri mattina ai cittadini
di avere richiesto all’Arpa l’installazione
su tutto il territorio comunale,
alla luce dei numerosi ripetitori
presenti sul territorio da tempo, di
centraline di rilevamento dei campi
elettromagnetici per controllare le immissioni
nell’ambiente.
Nelle more dell’avvio dei lavori, l’assessore
Patanè si è fatto promotore di
avviare un tavolo tecnico con Arpa e
Tim per trovare soluzioni alternative
al ripetitore da realizzare in via Matteotti.
