Castelli non si dimette

Simeto Ambienteda lasicilia.it
Dimissioni «congelate». Il presidente di Simeto-
Ambiente, Andrea Castelli, blocca la
procedura delle sue dimissioni, rinviandone
la presentazione al Cda della società Ato.
Per Castelli restano in sospeso ancora troppe
cose per lasciare la Simeto-Ambiente in
questa fase delicata. Primo problema fra tutti,
il pagamento degli stipendi dei lavoratori.
«Non posso andare via ora - spiega Castelli
- perché se lascio, tutto si ferma e i lavoratori
non potrebbero percepire lo stipendio
entro la fine del mese»
.
Ma allora perché l’annuncio in Prefettura,
durante il vertice con sindaci, provincia e
sindacati?

«Ho semplicemente risposto a una provocazione
- risponde il presidente Castelli -.
Provocatoriamente ho proposto le mie dimissioni.
Se vado via non si risolve nulla. I
sindaci dovrebbero nominare un nuovo cda
che non cambierebbe la situazione. In questo
momento la via d’uscita è rappresentata
dal varo della nuova riforma e dalla rescissione
del contratto con il Consorzio Simco».
E’ chiaro che la decisione di Castelli non
mancherà di suscitare prese di posizione,
anche in polemica con il presidente della Simeto-
Ambiente. «Se i sindaci vogliono, comunque,
che io vada via, non mi tirerò indietro.
Mi rimetto al loro volere».
Volere che sarà espresso il prossimo 14
aprile, nel corso della convocazione dell’assemblea
dei soci, con i sindaci, appunto,
chiamati a riunirsi proprio per discutere della
situazione d’emergenza in tema rifiuti e
delle dimissioni del cda.
«Penso che l’unica via d’uscita sia rappresentata
dal far cessare di vivere la Simeto-
Ambiente, portando i libri contabili in Tribunale
- evidenzia il sindaco di Paternò, Pippo
Failla».
Intanto, sul fronte bollette, resta alta la
tensione. A Paternò i sindacati e le associazioni
consumatori hanno incontrato il sindaco
Failla. Roberto Prestigiacomo (Uil), Giuseppe
La Spina (Cisl) e Claudio Melchiorre
(Adoc), hanno chiesto al primo cittadino di
farsi portavoce del dissenso dei contribuenti,
costretti a pagare tariffe eccessivamente
onerose. A parte le tariffe, in questo frangente,
per i Comuni della fascia che ruota attorno
al capoluogo etneo, c’è anche il problema
dei rifiuti accumulatisi in questi giorni, con
una nuova pronta a scoppiare. I lavoratori attendono
ancora lo stipendio di febbraio. Per
loro, secondo gli ultimi accordi, verrà versato
un acconto di 500 euro subito, da parte
del Consorzio, mentre la restante parte dello
stipendio sarà versata da Simeto-Ambiente,
entro fine mese.

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