Call center Almaviva. A Misterbianco sciopero per l’art.18

Lavoratori Almaviva Misterbianco «Giù le mani dall’articolo 18». Protestano i lavoratori del call center “Almaviva”, davanti alla sede di contrada Pilata, alla zona commerciale. A difesa dell’articolo 18 i turnisti di Almaviva si mobilitano per rivendicare il diritto al lavoro. La sede di Misterbianco conta circa 1200 impiegati, di cui 300 sono misterbianchesi e ha in carico 9 commesse per le società Enel, Wind, Vodafone. «Per i lavoratori – ha detto Davide Foti, segretario generale Slc Cgil – è un danno il fatto che sul motivo economico si voglia eliminare il reintegro, che sarà possibile non più su base economica, ma solo in presenza di cause discriminatorie. Non è possibile equiparare il diritto del lavoratore a quello dell’imprenditore, tutto ciò è impensabile. Se la crescita vera si fa con il lavoro, come si può puntare alla disoccupazione di massa. Non possiamo accettare le conclusioni del Governo sull’articolo 18».

«Diciamo no alla modifica dell’articolo 18 – ha spiegato Natale Falà, Rsu Slc Cgil – proposta dal premier Mario Monti e dal ministro del Lavoro Elsa Fornero. Con le modifiche all’articolo 18, che il Parlamento dovrà approvare, si dà alle aziende la possibilità di licenziare i lavoratori per cui la commessa è finita o sta per esaurirsi, senza se e senza ma. Tutti saranno liberi di licenziare piccole, medie e grandi aziende, all’esaurimento o alla diminuzione della commessa. E se il licenziamento risulterà illegittimo non è più prevista la riassunzione, ma solo un parziale indennizzo».

Francesca Aglieri Rinella
Giornale di Sicilia
24/03/2012

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