Auchan oggi incrocia le braccia Sit in nel punto vendita Misterbianco

Protesta Auchan - MisterbiancoE’ in corso anche a Catania lo sciopero nazionale dei lavoratori di Auchan iniziato già dal turno mattutino delle 5 e che andrà avanti per tutta la giornata anche con una manifestazione che nel posteggio dell’ipermercato della zona commerciale di Misterbianco.

Auchan, il gruppo francese della grande distribuzione, in Italia conta 49 punti vendita e oltre 11.400 dipendenti. Ha avviato una procedura di mobilità per 1426 dipendenti in 32 ipermercati. Di questi lavoratori, 578, oltre un terzo degli addetti, sono occupati nei 13 ipermercati del Sud Italia, Campania, Puglia e Sicilia.

In particolare su 1238 dipendenti, in Sicilia sono stati dichiarati in esubero 269, dei quali 176 solo a Catania.

“La comunicazione degli esuberi – sottolinea Rita Ponzo, segretaria generale della Fisascat Cisl di Catania – è arrivata dopo che l’azienda aveva disdettato unilateralmente il Contratto Integrativo Aziendale Nazionale, facendo così perdere una fetta consistente del salario dei dipendenti. L’azienda ha motivato tutto ciò con la crisi dei consumi, che continua nel nostro Paese, e alla concorrenza sleale soprattutto al Sud”.

“Noi sosteniamo – continua – che il calo di fatturato non è dovuto solamente alla crisi dei consumi ma alla mancanza di un piano di sviluppo aziendale finalizzato a fronteggiare la crisi stessa. Alcuni gruppi locali della grande distribuzioni si sono attrezzati con format commerciali che stanno dando loro grosse soddisfazioni. Il format degli Iper è superato. Prima se ne rendono conto meglio è. Non è con i contratti di solidarietà, mobilità volontaria, sospensione della 14esima mensilità, abbassamento dei livelli di inquadramento, abolizione dei permessi retribuiti e altre invenzioni fantasiose che si superano le crisi”.

Secondo Ponzo, “non si capisce perché a parità di calo di fatturato (circa il 6% in Sicilia e circa il 6% nel nord Italia) tale crisi è ritenuta strutturale in Sicilia e congiunturale al Nord. Cioè significa che i sacrifici dei lavoratori del Nord saranno temporanei mentre i sacrifici dei lavoratori del Sud saranno definitivi”.

Quindi, secondo l’azienda, con i lavoratori meridionali dovrebbero essere stipulati di “contratti di Prossimità” nelle varie regioni del Sud che, in deroga ai Contratti Nazionali, dovranno prevedere condizioni più sfavorevoli. In altre parole si vogliono ricreare le gabbie salariali degli anni Sessanta. Queste discriminazioni non saranno mai accettate da parte nostra».

“Non ci risulta – conclude la segretaria generale della Fisascat etnea – che la concorrenza non applichi il CCNL. È vero che i gruppi locali non hanno un aggravio dovuto a un Integrativo Aziendale ma, in alternativa, applicano l’Accordo Territoriale che prevede, tra l’altro, un numero di domeniche lavorative inferiori a quelle lavorate presso Auchan e una maggiorazione superiore per il lavoro domenicale prevista dal CCNL e applicata dalla stessa Auchan”.

catania.blogsicilia.it
09/05/2015

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