Società

Furto in casa del consigliere La Piana. Rubati 2 computer

Incidente Ladri in azione nel pomeriggio di martedì all’interno di un’abitazione nella zona residenziale della Madonna degli Ammalati. La villetta è quella del capogruppo del Pd in consiglio, Massimo La Piana, che è anche candidato sindaco. Si tratta di un semplice furto o di un’azione intimidatoria di matrice politica? La Piana ha presentato una denuncia contro ignoti e non esclude che il furto possa essere legato alla campagna elettorale che lo vede impegnato. «Non mi sento di fare nessuna supposizione – ha detto La Piana – anche se non escludo che questo furto possa essere legato al mio impegno politico. Potrebbe anche trattarsi di ladri che approfittando della totale assenza di qualcuno in casa sono entrati per rubare e poi sono fuggiti, magari impauriti da qualche rumore».

Francesca Aglieri Rinella
Giornale di Sicilia
29/03/2012

Misterbianco 1950 – 65 IV: Gli anni eroici del calcio a Misterbianco (3^ parte)

Vito Arena Benvenuti al IV appuntamento su Misterbianco 1950-65, terzo per il mondo del calcio locale. Questa volta avrei dovuto parlarVi di Società, famiglie, Comune. In base, però, a quanto proprio in questi ultimi giorni ho appreso, fatte le dovute considerazioni (che di seguito Vi spiegherò), credo che sia molto più opportuno soprassedere all’approfondimento degli argomenti di calcio sopracitati. Non li ritengo più di alcuna importanza, ma chiudo qui la terza parte del calcio pionieristico misterbianchese e mi accontento di ricordarlo insieme a pochi, ormai certamente, miei amici come un mondo epico, leggendario, forse, addirittura inventato e mai esistito! Il fatto è, cari amici e lettori, che in questi giorni, pur non essendomi mai interessato di politica, soprattutto relativa a Misterbianco, mai (mi pare di averlo scritto già in un altro mio articolo), mi sto, invece, interessando alle vicende politico-elettorali del mio Paese, seguendone le varie fasi sul nostro formidabile Misterbianco.com. Mi piace rovistare nei vari articoli… approfondire le cose dove sia possibile farlo… leggere fatti del passato, più o meno recente, e del presente… per ricordare il mio stesso passato a Misterbianco e scoprire quanto, invece, mi sono perso fino ad oggi della mia Comunità d’origine per essere andato via a vivere altrove.

Vito Arena

Caro Presidente… a proposito di trasporti… (Lettera inviata al Presidente del Consiglio, Prof. Mario Monti)

Berlusconi - Monti Mi rivolgo a Lei, a nome mio e di tutti i colleghi, al fine di sottoporLe un problema che riguarda i lavoratori dipendenti delle aziende di trasporto.
Mi riferisco ai casi di sfruttamento e di prepotenza da parte delle ditte di trasporti nei riguardi dei loro autisti i quali ogni giorno si ritrovano a combattere una vera e propria battaglia per lavorare perché sottoposti alle angherie ed al terrorismo dei loro “capi”.
Siamo costretti a muoverci con automezzi poco affidabili e, il più delle volte, privi dei documenti obbligatori previsti dal codice, con conseguenti addebiti per danni e multe da parte delle autorità competenti.

Daniela Distefano
(moglie di un autista)

Le sentinelle dell'Ato per il recupero della Tia

Simeto Ambiente Per contrastare l'evasione della tariffa d'igiene ambientale e garantire equità tra gli utenti la Simeto Ambiente ha avviato ieri mattina il primo corso per messi notificatori straordinari. Questi dovranno avviare le procedure di notifica per il recupero coattivo relativo agli accertamenti della tariffa sui rifiuti solidi urbani per gli anni sino al 2007 nei 18 Comuni gestiti dalla società d'ambito. A intervenire per il recupero dei crediti vantati non saranno da subito i messi notificatori. Simeto ambiente ha, infatti, previsto tre tipi di sollecito: il primo passaggio sarà rappresentato da una semplice richiesta di pagamento; il secondo avverrà attraverso raccomandata e soltanto in caso di non avvenuta corresponsione sarà previsto l'intervento di un messo notificatore straordinario. Un ruolo, dunque, estremamente delicato, quello del messo notificatore straordinario, che dovrà contattare l'utenza contestando l'evasione della tariffa.

Salvo Spampinato
La Sicilia
28/03/2012

L'azienda Riela Group verso la liquidazione I sindacati: I lavoratori vengano presi altrove

sequestro Fumata nera, anzi, nerissima per il gruppo Riela. Ma soprattutto per il destino dei 22 dipendenti dell'azienda di trasporti per i quali, ultimamente, si erano levate da più parti appelli sindacali per la salvaguardia dei posti di lavoro. La notizia sarebbe purtroppo "ordinaria" in questi tempi di crisi se non fosse che la vicenda Riela group rappresenta una doppia sconfitta. Per l'occupazione ma soprattutto per lo Stato nelle mani del quale è fallita l'azienda, confiscata per mafia nel '99 e da allora gestita in amministrazione controllata. Ieri a Reggio Calabria si è consumato l'ultimo prevedibile capitolo di una storia che pesa come un macigno sulla gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Era previsto, infatti, un incontro nella sede dell'Agenzia nazionale dei beni confiscati presieduta da Giuseppe Caruso, l'ex prefetto di Palermo, con i rappresentanti dei sindacati e gli amministratori giudiziari dell'azienda per decidere se mettere, o meno, il Riela group, in liquidazione. L'incontro è andato male.

Carmen Greco

Ato Rifiuti «liquidati» ma ogni giorno costano 400mila euro di debiti

Simeto Ambiente In pratica è così: ogni volta che sorge il sole gli Ato Rifiuti siciliani "producono" circa 400mila euro di debiti. Una voragine di circa un miliardo dal 2004 al 2010, così come certificato dalla Corte dei Conti, creata in «un tessuto di diffuse irregolarità e connivenze di interessi». E dire che non dovrebbero nemmeno più esistere le 27 Spa a capitale interamente pubblico istituite dieci anni fa per la cosiddetta "gestione integrata" del ciclo dei rifiuti negli Ambiti territoriali ottimali: tutte le società sono in liquidazione, in attesa di trasformarsi in 10 Srr (Società di regolamentazione del servizio raccolta).

Mario Barresi
La Sicilia
26/03/2012

Misterbianco 1950-65 III: gli anni eroici del calcio a Misterbianco (2^ parte)

Vito Arena Benvenuti al terzo appuntamento. Per poter parlare dei calciatori di allora, bisogna ritornare brevemente ai “terreni di gioco”, questa volta un po’ più simili ad un campo di calcio. Ancora giovanissimi e desiderosi di un calcio più vero, verso la fine degli anni ’50, abbiamo scoperto uno spazio non grande ma quasi sempre libero da qualsiasi utilizzo, dietro le prime case popolari di Misterbianco, non lontano dalle Terme romane, le quali guardavano a nord e ad ovest su una campagna desertica, tranne serrate “macchie” di fichidindia a perdita d’occhio. E allora, giù tutti i ragazzi a lavorare per sistemare meglio possibile il fondo del terreno; per porte solo intelaiature con due montanti e la traversa, ma sempre senza le reti! Gli ambienti delle Terme vicine, pur se difficilmente calpestabili, erano quasi sempre i nostri spogliatoi. Abbiamo cominciato a giocare con squadre di undici contro undici, ma ci andavamo un po’ stretti; tuttavia, ci sentivamo per la prima volta liberi con un nostro campo e presto ci accorgemmo che diventavamo sempre più numerosi come frequentatori. Fu una spontanea conquista sociale e fonte di aggregamento umano, direi meglio cittadino, perché eravamo ragazzi provenienti da tutto il Paese e andavamo tanto d’accordo che decidemmo di riprendere a disputare dei tornei estivi fra squadre cittadine. Purtroppo, la nostra esistenza calcistica in quell’angolo di paradiso arrivò ad un certo momento alla fine, con tanta delusione e scoraggiamento per noi ragazzi.

Vito Arena

Di Guardo «Voglio che il mio paese torni a vivere»

Nino Di Guardo Nino Di Guardo non ha dubbi. La sua candidatura a sindaco di Misterbianco è quasi una scelta obbligata. Una scelta di fatta con la testa e con il cuore. «Due i motivi che mi hanno spinto. Sono parlamentare regionale e dal punto di vista politico so bene che questa decisione può sembrare un po' strana. Ma non ce la faccio più a vedere il mio paese morire ogni giorno nel degrado e nell'abbandono. Basta Palermo, quindi, il mio paese ha e sempre avrà la priorità su tutto e su tutti. Per questo ho deciso, con largo anticipo di tornare in corsa. Il paese ha bisogno di riprendersi: voglio dare il mio contributo, vorrei riprendere il filo del discorso che ho abbandonato nel 2002 dopo due mandati. Chiamiamolo un discorso... affettivo. In più c'è anche una motivazione personale: visto che non sono più giovanissimo vorrei concludere la mia carriera politica lì dove ho cominciato tornando a lavorare per Misterbianco con quel minimo di esperienza e di competenza che ho maturato negli anni. Perché mi sento in debito con il mio Comune».

Nunzio Casabianca
La Sicilia
24/03/2012

Inaugurato lo stadio «Valentino Mazzola»

Campo Sportivo È stato intitolato all'ex capitano della nazionale di calcio, Valentino Mazzola, lo stadio che ieri è stato inaugurato dal sindaco Ninella Caruso e dall'assessore allo Sport Benedetto L'Acqua, alla presenza del presidente provinciale del Coni, anche lui misterbianchese, Pippo Crisafulli, prima del fischio d'inizio della partita Misterbianco - Ragusa del campionato di Eccellenza. Un'attesa durata ben 16 anni. Nel 1996 furono realizzate le prime tribune ed i servizi. Nel 2007 l'impianto fu ampliato con le seconde tribune, in modo da dividere le tifoserie. Lo stadio può ospitare duemila spettatori seduti, oltre quelli in piedi che può ricevere l'attiguo palatenda. Collaudato lo scorso martedì ed omologato dalla Federcalcio, ieri il campo di calcio in erba ha ricevuto il suo battesimo con gli auguri ed i ringraziamenti di Sandro Mazzola.

Carmelo Santonocito
La Sicilia
24/03/2012

Call center Almaviva. A Misterbianco sciopero per l’art.18

Lavoratori Almaviva Misterbianco «Giù le mani dall’articolo 18». Protestano i lavoratori del call center “Almaviva”, davanti alla sede di contrada Pilata, alla zona commerciale. A difesa dell’articolo 18 i turnisti di Almaviva si mobilitano per rivendicare il diritto al lavoro. La sede di Misterbianco conta circa 1200 impiegati, di cui 300 sono misterbianchesi e ha in carico 9 commesse per le società Enel, Wind, Vodafone. «Per i lavoratori – ha detto Davide Foti, segretario generale Slc Cgil – è un danno il fatto che sul motivo economico si voglia eliminare il reintegro, che sarà possibile non più su base economica, ma solo in presenza di cause discriminatorie. Non è possibile equiparare il diritto del lavoratore a quello dell’imprenditore, tutto ciò è impensabile. Se la crescita vera si fa con il lavoro, come si può puntare alla disoccupazione di massa. Non possiamo accettare le conclusioni del Governo sull’articolo 18».

Francesca Aglieri Rinella
Giornale di Sicilia
24/03/2012

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