Il successo dell'Udc a Catania ha un nome e cognome: quello dell'ex braccio destro del leader autonomista. "Dobbiamo dare risposte alla gente", spiega Leanza. E poi: "Con la nostra vittoria abbiamo distrutto un centro di potere".
Anthony Distefano
catania.livesicilia.it
31/10/2012
Intervista post-elezioni sull'exploit elettorale del "Movimento 5 Stelle" di Beppe Grillo, uscito dalle urne quale prima formazione politica in Sicilia. Con Marco Nipitella e Agatino Nastasi del M5S di Misterbianco dall'inusuale "sede" all'aperto del Movimento.
Il programma Rai di Milena Gabanelli ha acceso i riflettori sulle elezioni regionali (che si terranno il prossimo 28 ottobre), tra indagati e rinviati a giudizio candidati per un posto all'Ars in barba ai tanto sbandierati codici etici. Sotto la lente d'ingrandimento una Regione che fa i conti con l'esercito dei precari degli enti locali e le contraddizioni dell'autonomia speciale.
In politica non esiste la parola “revoca”, esiste, invece, la coerenza, la lealtà, il rigore, l’onestà intellettuale, la lotta, “senza se e senza ma”. La politica è appartenenza, costanza, sacrificio, rinuncia; la politica, per essere compresa e praticata, ha bisogno di radici, forti e solide.
Premesso che, in tempi non maturi in cui non vi era la definizione del panorama politico attuale con simboli partitici ed alleanze, veniva proposto da parte di un componente del comitato di direzione in sede di consiglio di deliberare l'orientamento del Movimento "Misterbianco Società Civile" nel sostenere la candidatura di Rosario Crocetta alla Presidenza della Regione Sicilia.
Anche aldiquà del Po, si sente forte la polemica, divampata nelle piazze cittadine e nel web, sulle indennità che percepiscono i consiglieri comunali di Misterbianco. A parte le solite raccolte di firme, e qualche articolo di giornale, a mio modo di vedere, credo che lo sguardo, come al solito, venga rivolto al dito e non alla luna!
E’ rimasto disilluso chi pensava che la nuova leadership comunale, emersa dalle recenti elezioni amministrative di Misterbianco, potesse restaurare quella coerenza etica tanto proclamata. Invece tutto è tornato come prima: rinnovate in buona parte le comparse, ma gli attori ci sono sempre e le abitudini sono le stesse, con la sola differenza che le caratteristiche, le tentazioni, i vizi si stanno manifestando con maggior vigore, accompagnati da una spregiudicata noncuranza al punto che, una volta raggiunto a fine mese il tetto massimo di gettoni con l’ignobile farsa di riunioni delle Commissioni Consiliari, i sedicenti rappresentanti del popolo disertano le sedute di Consiglio per ricominciare lo stesso iter il mese successivo.