Anche i siciliani tra i partigiani contro il fascismo

PartigianiNon è vero che nella lotta partigiana per la libertà dal nazifascismo si siano impegnati quasi soltanto i settentrionali, come asserito da tanti storici; viceversa, tra i circa 8 mila meridionali, almeno 3 mila erano siciliani, militanti lontano da casa e tra gente e luoghi sconosciuti. E non dimentichiamo anche il giovane eroe misterbianchese Orazio Costorella.

A pochissimi giorni dal 25 aprile - «una data fondante che dovrebbe recuperare il suo valore unificante, quale patrimonio di tutti» - il Gruppo “Attiva Misterbianco” ha voluto presentare alla Biblioteca comunale (intitolata a Concetto Marchesi che invitava a «costruire il popolo») il libro a più mani “I Siciliani nella Resistenza”, appena uscito nelle librerie.

Già in apertura, il sindaco Nino Di Guardo sottolineava il valore unitario della Liberazione, «in un momento in cui spira un vento triste, di paura diffidenza e odio, e un clima non lontano da quello del 1919 che preludeva all’avvento del fascismo». Nella sua efficace introduzione, Massimo La Piana ha ribadito tra l’altro «la necessità di continuare un lavoro di impegno e memoria collettiva sulla Resistenza e sulla Costituzione».

Il libro, raccolta di vari saggi nonché di interventi all’Istituto Gramsci, è «una fonte di citazioni e rimandi», e contiene un dibattito storiografico lungo i decenni, una testimonianza sui siciliani protagonisti della Resistenza, il loro impegno in Piemonte, i deportati, la memoria della Resistenza nei discorsi degli anni ‘50 e ‘60 e l’intervento del prof. Andrea Miccichè, dell’Università Kore di Enna, tra gli autori del volume e presente a Misterbianco. «Per conoscere e capire la storia approfondendo contesti e complessità».

Palpitante la ricostruzione storica del dott. Giovanni Burtone, più volte parlamentare e ora sindaco di Militello, nella testimonianza diretta di quegli anni ed eventi avuta dal padre partigiano Giuseppe, “il capitano Morello”, e con tanti esempi siciliani eroici, nella condivisione della scelta antifascista tra monarchici, cattolici, socialisti e comunisti. E poi la lucida analisi del prof. Miccichè sui partigiani come «universo complesso e fenomeno unitario», e gli sviluppi travagliati della democrazia, dall’autonomia siciliana alle lotte contadine ai decenni successivi. «Parlando di Resistenza sempre e con orgoglio».

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
01/05/2019

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