Solo la Don Milani ritarda

Leonardo da Vincida lasicilia.it
Scuole aperte da stamani nel centro
etneo. Dei sei istituti comprensivi che
operano sul territorio ben cinque oggi
accoglieranno gli alunni per la prima
giornata di lezioni del nuovo anno
scolastico. Solo l’istituto Don Milani,
differirà l’inizio delle lezioni al prossimo
martedì 21 in quanto sono in corso
d’opera gli interventi di adeguamento
alle norme sulla sicurezza finanziati
lo scorso anno dall’assessorato
regionale alla Pubblica istruzione e
questo causerà dei doppi turni per il
primo mese nelle aule poste al primo
piano.
Per il resto invece nessun ritardo, in
quanto i lavori di messa in sicurezza
del plesso di via Garibaldi non causerà
alcun disagio particolare avendo l’Istituto
Leonardo da Vinci aule a disposizione
nel plesso centrale della zona
Toscano
.

L’amministrazione comunale ha
fatto sapere che anche per quest’anno
saranno garantiti i servizi di trasporto
e l’assistenza igienico sanitaria agli
studenti diversamente abili a partire
dal primo ottobre oltre al servizio di
vigilanza e controllo dei plessi scolastici,
ivi compresa la viabilità.
“Con l’avvio del nuovo anno scolastico
– ha detto il sindaco Ninella Caruso
- l’auspicio è quello di un proficuo
lavoro agli studenti, agli insegnanti
e al personale della scuola. Il
Comune come sempre assicurerà la
massima collaborazione e il confronto
tra istituzioni per contribuire alla
crescita del sistema scolastico”.

Due istituti del centro storico, “Leonardo
da Vinci” e “Pitagora” da quest’anno
saranno retti da reggenti a seguito
del trasferimento della preside
Buscemi dalla Leonardo da Vinci a
Catania e che sarà sostituita dal prof.
Santo Mancuso che è il preside dell’istituto
“Aristide Gabelli” sempre nel
centro storico, mentre all’istituto Pitagora
è stato nominato il prof. Vincenzo
Renda che dirige già una scuola a
Catania.

“Anche quest’anno – ha detto l’assessore
alla Pubblica istruzione, Franco
Galasso – l’amministrazione comunale
ha seguito l’apertura delle
scuole con particolare interesse al fine
di garantire agli studenti e alle famiglie
tanti servizi a costo zero. Ci
auguriamo di poterli mantenere, sebbene
con i trasferimenti sempre minori
da parte dello Stato e della Regione,
potrebbe essere necessaria, in futuro,
la compartecipazione delle famiglie”.
I sei istituti sono dislocati su tutto il
territorio, tre nel centro storico, e uno
ciascuno nei quartieri di Lineri, Belsito
e Monte Palma.

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