Nuove prospettive di lavoro per una "Economia Sociale". Il Convegno di Misterbianco

ACLI“Acquistare significa, ogni volta, anche decidere con chi stare”: questo il concetto espresso, tra gli altri, dal Parroco Giovanni Condorelli nel Convegno organizzato dalle ACLI e dalle Parrocchie del Centro di Misterbianco con la Cooperativa Sociale “Le terre del Tau”, e svoltosi venerdì 5 aprile al Teatro Comunale.

Nell’interessante incontro, moderato da Nunzio Saitta delle ACLI, si è parlato di economia sociale, di Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.), di Cooperative sociali, di rilancio possibile dell’occupazione e dell’agricoltura. Il tutto in una logica di solidarietà e non di profitto. La solidarietà come “il” valore che può dare speranza e futuro alla nostra società dei consumi, della finanza, delle ingiustizie e dell’angoscia.

Dopo l’apprezzato intervento di Padre Condorelli sulla solidarietà, il relatore Guido Minà, avvocato civilista dedito da tempo a questo impegno sociale, è partito dalla sua esperienza nel Burundi, “dove il 4 per cento della popolazione è straricco e domina, in assenza di classe media, il restante 96 per cento molto povero”; e dei progetti sociali di autodeterminazione, di iniziativa e di riscatto intrapresi dal basso. Ricordando, con le parole di Victor Hugo, che “è dall’inferno dei poveri che è fatto il paradiso dei ricchi”...

Citando economisti cattolici come il prof. Luigino Bruni ed il prof. Zamagni, Minà ha parlato della cosiddetta “economia civile”, condivisa, che genera un’organizzazione imprenditoriale con finalità sociale e non lucrativa, con iniziative e progetti anche semplici che superano anche i problemi della recessione (quella che per la logica del profitto implica sfruttamento, riduzione dei costi e del personale): una gran differenza tra l’economia reale e la finanza creatrice di “mostri” assurdi e di crisi diffuse come l’attuale.

Minà ha ricordato che “le grandi innovazioni vengono solitamente dai margini della società, non dal potere, dalla cultura, dai ricchi”; e proprio dal basso, da una “scelta di povertà non come miseria ma come portatrice di grazia”, nasce la voglia di sottrarsi agli imperi e dettami finanziari ed ai condizionamenti bancari o istituzionali, con progetti nuovi ed alternativi, con un rivoluzionario ma semplice uso del denaro come “strumento” e non come fine ed obiettivo e ragione di vita, distinguendo i beni dal valore intrinseco da quelli dal valore “estrinseco”, convenzionale e consumistico.

Arance, grano, olio possono costituire beni preziosi per il nostro territorio e la nostra gente, così come le uova, lo zafferano, e tutta una serie di semi, frutti e prodotti alimentari. E dall’iniziativa coraggiosa e semplice di tanti possono nascere e moltiplicarsi, proprio qui da noi, piccole aziende del settore agroalimentare capaci di evitare sfruttamenti e perversioni delle generali prassi dei mercati ed assicurare ai produttori idonei margini di impresa ed ai consumatori prodotti genuini e non adulterati, di alta qualità ed a prezzi più bassi rispetto alla grande distribuzione. Ciò nella logica di un’economia “sociale”, civile, umana e solidale ben diversa dalle logiche del profitto e delle speculazioni.

Così chi vuole, senza alcuna necessità di grandi investimenti, ed anche in forma familiare o cooperativa, può utilizzare e coltivare i propri piccoli terreni o giardini magari abbandonati ed inserirsi con semplicità in una “catena virtuosa” di enorme utilità sociale, muovendo l’economia a vantaggio di tutti a partire dai più deboli. Ed ecco i progetti, i “Gruppi di acquisto solidale” che si vanno diffondendo anche nella nostra provincia, di cui la Cooperativa Sociale “Le terre del Tau” si fa promotrice soprattutto ma non solo nel mondo cattolico; con prospettive reali e praticabili di lavoro umano e gratificante in vari ruoli (produzione, distribuzione) e di rilancio e valorizzazione delle nostre risorse agricole e alimentari. Sempre con il principio della centralità della persona e della dignità della convivenza umana.

Come ha spiegato Guido Minà, e come si legge sul suo sito internet, “la Cooperativa sociale “Le Terre del Tau” è legata alla realizzazione e gestione dell’omonimo Gruppo di Acquisto Solidale (GAS) nato a Catania. La sua attività consiste nel lavoro di intermediazione tra piccoli produttori siciliani ed i consumatori aderenti al G.A.S.; è sua cura selezionare aziende siciliane che forniscono prodotti biologici o ecologici di alta qualità, realizzati rispettando le condizioni di lavoro, con attenzione per l’Uomo e l’ambiente, gestite da imprenditori seri e appassionati, orgogliosi del proprio lavoro “fatto bene” e dei frutti che ne derivano. Lo scopo del lavoro della Cooperativa mira a creare occupazione in Sicilia, attraverso il reinvestimento dei profitti, al netto delle spese amministrative e di gestione, in opere tangibilmente utili dal punto di vista sociale, rappresentate fondamentalmente dalla creazione di posti di lavoro per categorie disagiate e/o svantaggiate”.

Un dibattito interessante, quello di venerdì 5 aprile, che nonostante la scarsa pubblicizzazione ha visto un’ampia partecipazione, anche da parte di alcune delle Associazioni impegnate nel sociale, e diversi interventi con richieste e spunti di proposte da parte del pubblico; un incontro conclusosi con tanti buoni propositi per diffondere queste esperienze di Gruppi di acquisto solidale anche su Misterbianco, con l'intenzione di creare nel contempo anche occupazione. A Misterbianco esistono già talune lodevolissime iniziative sociali di “consumo solidale”, di mercato sano e “biologico” e tentativi di imprenditoria “nuova” e non lucrativa; l’ampliamento delle sfere di attività sociale e dei progetti e delle presenze, la proficua interazione tra realtà associative “positive” di qualsiasi matrice ideologica, la voglia di intrapresa e di riscatto (superando magari abbandono fatalistico ed autocommiserazione così diffusi al sud) possono determinare una graduale crescita complessiva del nostro territorio sotto vari aspetti.

Presso le ACLI o le Parrocchie del Centro di Misterbianco, o consultando il sito www.leterredeltau.eu, è possibile acquisire ulteriori informazioni e contattare gli organizzatori.

Roberto Fatuzzo

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