Un caffè d’epoca, la migliore pasticceria della città.
Lì si incontrano Tilla, estetista specializzata in trattamento defunti, e Tello, pittore rinomato e ricercato perché capace di ritrarre gli ultimi istanti di vita. Si promettono reciprocamente in matrimonio.
Scoprono di avere relazioni antiche con Varo e Vira, i camerieri che li servono, anche loro promessi sposi.
Nel caffè entrano due giovani: lei aspetta un figlio: stanno per sposarsi.
I patti che le prime due coppie stringono reciprocamente, saranno sconvolti dalla determinazione dei due giovani. E non ci sarà ritorno.
Piccolo Teatro della Città - via Federico Ciccaglione 29, Catania
tel. 095.447603
dal 7 al 9 aprile 2017 ven e sab ore 21,00; dom ore 17,30
con Graziana Maniscalco, Angelo Tosto, Nicola Costa, Ludovica Calabrese, Valeria La Bua, Pietro Cucuzza
regia, scene e luci Nino Romeo
costumi Rosy Bellomia - consulenza musicale Ennio Nicolosi
assistente alla regia e organizzazione di Compagnia Elena Di Grandi
datore luci Simone Raimondo
consulenza servizio caffetteria Gionatan Caruso e Valentina Lombardo
pasticceria di scena fornita da Caffè Ventura
ufficio stampa Domenico Trischitta
foto Dino Stornello
produzione GRUPPO IARBA/GRIA TEATRO
Ciascuno dei quattro tipi umani (gli avventori Tilla e Tello; i camerieri Varo e Vira) che si affrontano e si confrontano in Nubendi è portatore di un proprio delirio; delirio etimologicamente inteso: andare oltre la lira, il solco dei latini: dunque, oltrepassare il consueto, la normalità. Delirio esistenziale, non patologico: quello che mi interessa esporre sulla scena: quello a cui consentire, urgentemente, rappresentazione.
Il delirio di Tilla è il tempo; quello di Tello, lo spazio. Il comando è il delirio di Varo; il linguaggio il delirio di Vira.
E, quando avventori e camerieri si scambieranno gli abiti assumendo ciascuno il ruolo dell’altro, sembrerà che i deliri si ricompongano, che trovino il punto comune di convergenza proposto dal servitore Varo che si erge ad ideologo e mentore di un nuovo sistema di potere: l’intercambiabilità dei ruoli.
L’atto finale che il Giovane Uomo persegue ed in cui afferma di voler stare è frutto anch’esso di un delirio: la negazione del presente nonostante si aspiri al futuro.
La stesura di Nubendi mi ha impegnato per anni (anni in cui, però, ho scritto altri testi teatrali): anche per questo mi è caro. E al mio delirio d’autore, che torna per anni sulle stesse pagine, ho voluto allineare il mio delirio di regista.
E questi deliri ho voluto trasferirli sulla scena: con levità senza frivolezze; con congruenza senza l’assillo della coerenza; chiedendo agli attori naturalezza, senza naturalismi. Nino romeo
biglietti: intero 15,00 - ridotto 12,00 - prenotazioni: Piccolo Teatro della Città tel. 095.447603
GRUPPO IARBA/GRIA TEATRO
331 3853616
info@iarba.it
www.iarba.it
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