L’Oratorio San Francesco di Sales di Cibali a Catania, diretto da Don Giuseppe Raimondo, è un’oasi preziosa e unica di accoglienza, solidarietà, amore, carità verso tutti indistintamente, soprattutto verso i più deboli.
E’ aperto anche a tutte le tematiche sociali emergenti, come anche quella delle malattie rare senza cura.
Già, a maggio scorso, l’Oratorio aveva sostenuto e promosso la Walk of life, maratona Telethon finalizzata alla raccolta fondi per le la ricerca scientifica delle malattie genetiche, ad oggi non curabili.
La Fondazione Telethon, dal 1990 in cui essa è nata su mandato di una comunità di pazienti, ha proprio come obiettivo la promessa della cura delle malattie genetiche rare.
Dal 1990 ad oggi sono stati raggiunti alcuni obiettivi in alcune malattie oggetto di studio, in altre è stata data la speranza di un futuro migliore, attraverso la scoperta della terapia.
La sfida rimane urgente, perché tante sono ancora le malattie da combattere e molti bambini e famiglie aspettano una risposta dalla ricerca.
L’Oratorio, sempre accogliente dinanzi alle differenze e quindi anche alle diversità legate alla disabilità e alle malattie genetiche, grazie a Don Giuseppe ha promosso la totale inclusività dei più deboli, tra cui il mio piccolo Matteo affetto da malattia genetica rara che, seppur in carrozzina, ha trovato in Oratorio la possibilità di gioire, giocare e pregare come tutti gli altri bambini.
Ma per la lungimiranza e apertura di Don Giuseppe, oggi l’Oratorio ancora una volta sostiene la ricerca anche della sua malattia che è la Sindrome di Marinesco-Sjogren, attraverso la promozione di un banchetto Telethon proprio nel giorno dell’Immacolata.
Tale banchetto presenterà, secondo il filo conduttore nazionale delle iniziative di dicembre, la campagna “La nostra maratona è ognigiorno” dal messaggio lanciato da tutti i protagonisti di Telethon, malati, famiglie, ricercatori, donatori.
Verrà proposto il cuore di cioccolato
in una scatola con il messaggio “Io sostengo la ricerca con tutto il cuore” posto all’esterno, mentre all’interno vi è il racconto, ricco di speranza, di una madre con un figlio colpito da una malattia rara.
Proprio questo sentimento di speranza , di attesa silenziosa, di amore nella preghiera deve essere una costante della vita di noi madri, soprattutto se provate dalla sofferenza dei nostri figli e tutto ciò sull’esempio di Maria.
E sono proprio questi sentimenti che saranno suggellati, dopo il banchetto Telethon, da momenti meravigliosi di canti di lode e amore alla Nostra Madre Celeste con la preghiera di affidamento dei nostri figli e delle nostre famiglie.