Nel 2005 uccise il figlio adesso dovrà scontare quattro anni

arrestoda lasicilia.it
Una custodia cautelare in carcere è stata eseguita dai carabinieri della Tenenza di Misterbianco in seguito ad una tragedia familiare consumatasi cinque anni fa. I fatti risalgono all'ottobre del 2005 quando in uno dei quartieri periferici del centro etneo un padre di famiglia in un momento di sconforto aprì il fuoco contro il proprio figlio, affetto di una grave forma di epilessia, uccidendolo.

L'uomo venne arrestato, ma vista poi la situazione in cui si era verificata la tragedia, gli furono concessi i domiciliari. In attesa del processo e dopo un anno di detenzione tra carcere e domiciliari, l'uomo fu rimesso in libertà.
Adesso a distanza di cinque anni, nel settembre scorso la suprema corte di cassazione ha condannato l'uomo, fino a quel momento incensurato, alla pena di cinque anni e quattro mesi, avendo accolto tutte le attenuanti del caso che sono scaturite dalla tragedia familiare che l'uomo era costretto a vivere a causa della grave malattia che aveva colpito il figlio e che certamente lo ha spinto a quel gesto disperato.

L'uomo adesso dovrà scontare la pena residua di quattro anni e tre mesi di reclusione, per quel gesto, ma è probabile che i difensori quanto prima chiederanno per il proprio cliente di scontare la pena agli arresti domiciliari.
Nel contempo i carabinieri del centro etneo hanno tratto in arresto un pregiudicato di origine bulgara, Ivo Dimitrov di 34 anni per evasione degli arresti domiciliari e Sergio Bagli, 36 anni pregiudicato catanese, residente nel centro etneo per inosservanza degli obblighi di sorvegliato speciale in quanto sorpreso a Catania alla guida della sua motoape.

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