La felicità per il suo primo giorno di lavoro dopo un periodo di disoccupazione si è trasformata in tragedia, proprio alcuni minuti prima di lasciare il cantiere cadendo nel vuoto dal tetto all'interno della cappella cimiteriale.
Purtroppo Francesco Gallone non c'è la fatta. E' spirato venerdì sera all'ospedale Cannizzaro di Catania dove era stato trasportato urgentemente dall'elisoccorso pochi minuti dopo essere precipitato dal tetto della cappella funeraria della confraternita del Santissimo Sacramento, all'interno del cimitero di Misterbianco.
Le sue condizioni erano apparse subito gravi, anche se l'operaio respirava ancora quando sono arrivati i primi soccorsi del 118, chiamati dal titolare della ditta per trasportare il'operaio ferito al campo di calcio dove lo attendeva l'elicottero.
Gallone, 51 anni, residente a Motta S. Anastasia, lascia la moglie, due figlie e un nipotino nello sconforto proprio il giorno in cui aveva iniziato a lavorare nuovamente per portare avanti la famiglia grazie alla segnalazione di un amico che lo aveva presentato alla ditta.
Il destino, purtroppo, ha voluto diversamente e saranno adesso le indagini dei carabinieri della Tenenza di Misterbianco, che venerdì stesso hanno posto sotto sequestro la cappella cimiteriale, a cercare di chiarire la dinamica dell'incidente e il perché l'uomo si trovasse sulla parte antica della cappella, risalente alla fine dell'Ottocento, e non nella parte retrostante, dove si stavano ultimando i lavori di manutenzione.
Che la volta della cappella fosse in pessime condizioni lo si sapeva già, tanto che la confraternita, ottenute le dovute autorizzazioni, aveva iniziato l'opera di manutenzione subito dopo la pausa di Ferragosto, rimuovendo le tegole dal tetto per constatare la tenuta delle travi e della volta. Proprio da questa operazione di rimozione delle tegole era emerso che la trave di sostegno era rotta e bisognava provvedere alla sua sostituzione. Operazione, questa, rimandata a quando fosse stato presente personale specializzato, tanto che i due operai presenti nel cantiere venerdì pomeriggio stavano lavorando sul tetto retrostante della cappella, che è in cemento e che copre la parte nuova del fabbricato.
Da una prima ricostruzione sembra che Gallone sia caduto all'interno della cappella a testa in giù, sfondando la volta rifinita in materiale leggero, canne e stucco, e stramazzando a terra. Nel momento della caduta nessuno si trovava sul tetto, dal momento che il compagno di lavoro era già sceso a terra tramite il ponteggio, ma essendo il foro sul tetto proprio al confine della cappella è verosimile che l'uomo sia scivolato percorrendo il cornicione della su cui stava lavorando e perdendo l'equilibrio sia finito sulla vecchia volta, che non ha tenuto.
Domani il magistrato ha fissato l'esame autoptico sul corpo dello sfortunato operaio prima di riconsegnare la salma ai familiari per il funerale.
La Sicilia
26/08/2012