E' caduto dal tetto di una cappella cimiteriale mentre lavorava ed è in imminente pericolo di vita in seguito ai gravi traumi riportati.
Ieri, intorno alle 16, Francesco Gallone, un operaio di 51 anni, residente a Motta Sant'Anastasia, era all'interno del cantiere assieme ad un collega, dove stavano provvedendo al consolidamento di una antica cappella della confraternita del Santissimo Sacramento nel cimitero di Misterbianco, quando è venuta giù la volta, probabilmente a causa del peso e della vetustà del manufatto, facendo precipitare l'operaio da una altezza di circa sei metri, che è stramazzato al suolo. Il compagno di lavoro ha dato subito l'allarme e sul posto sono giunti prima un'ambulanza, poi l'elisoccorso.
L'operaio, le cui condizioni sono apparse subito disperate, è stato trasportato, scortato dalle auto dei carabinieri, nel vicino campo sportivo dove l'elicottero lo ha prelevato per il trasporto all'ospedale «Cannizzaro» di Catania. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri della locale tenenza, i quali hanno posto sotto sequestro il cantiere e la cappella cimiteriale in cui si è verificato l'incidente ed hanno ascoltato le versioni dei testimoni sulla dinamica dell'incidente; sentito anche il titolare della ditta «Motta costruzioni» che si era aggiudicato aveva l'appalto dei lavori. Dai primi rilievi è stato possibile appurare che, nel punto di cedimento del tetto, è risultato evidente che il soffitto, risalente ad oltre un secolo fa, era tenuto in piedi da un semplice intreccio di canne ed intonaci che formavano una volta. In serata le condizioni del lavoratore si sono aggravate tanto che in ospedale si parlava di morte clinica. La procura ha aperto un fascicolo sul caso.
La Sicilia
25/08/2012