Misterbianco, donna sgozzata in casa. Si è costituito l'ex della figlia: ha confessato

Donna sgozzata - MisterbiancoLa vittima, Marina Zuccarello, di 55 anni, è stata trovata stamattina dal marito in un lago di sangue. Agostino Siciliano si è costituito in una caserma dei carabinieri in provincia di Cosenza. la donna accoltellata al culmine di un diverbio, perché aveva intimato al giovane di stare lontano dalla figlia più piccola, con la quale aveva avuto una relazione.

E finita la fuga dell’assassino di Marina Zuccarello, la donna di 55 anni trovata morta stamattina in un lago di sangue nella sua abitazione di villeggiatura, a Madonna degli Ammalati, frazione di Misterbianco, nel catanese.

Agostino Siciliano, 30 anni, ex fidanzato della figlia più piccola della vittima, si è costituito in una caserma dei Carabinieri in provincia di Cosenza ed ha confessato di avere avere sgozzato la donna.

Ai militari l’uomo ha detto di aver avuto un diverbio con la madre della ex fidanzata, che gli ha intimato di stare lontano dalla figlia. Tra i due sarebbe nata una colluttazione. Siciliano, secondo quanto raccontato ai carabinieri, si sarebbe difeso dalla donna, colpendola con un coltello da cucina per proteggersi.

Il giovane, che stava rientrando in auto a Taranto dove vive, appena uscito dalla casa, subito dopo il delitto, ha incontrato degli amici ai quali avrebbe detto: “Ho fatto una sciocchezza, una grande sciocchezza…”. Poi è fuggito.

Questo è stato l’indizio che ha spostato subito le indagini dei Carabinieri sul trentenne che più volte aveva tentato più volte di riappacificarsi con la ex fidanzata. Una relazione che la madre aveva cercato in ogni modo di contrastare.

I due si erano conosciuti in una chat su internet. L’uomo, in passato ha tentato più volte di riallacciare la relazione con la ex. Dopo il delitto, Siciliano si era allontanato da Catania a bordo di un’auto.

Per tutta la mattina i carabinieri della tenenza di Misterbianco e della compagnia Fontanarossa hanno ispezionato il luogo del delitto con l’intervento della scientifica per rilevare ogni particolare utile alle indagini.

Il marito, Salvatore Palazzolo, un collaboratore scolastico di 65 anni, e le due figlie di 27 e 26 anni, sono stati portati in caserma per essere sentiti dai carabinieri. Gli investigatori del Comando provinciale di Catania stanno controllando alcune delle telecamere installate nei pressi dell’ abitazione alla ricerca di immagini utili per le indagini.

La vittima lavorava in un laboratorio di analisi cliniche di Misterbianco. La figlia di 27 anni stamane non era nell’abitazione ma era rimasta nella casa di Misterbianco. L’altra figlia era partita per un campeggio nel Messinese ed è stata rintracciata dai carabinieri.

Stamattina, come di consuetudine, il marito era uscito di casa verso le 7.15, per andare a comprare il giornale e prendere un caffè. Al suo rientro, intorno alle 8.45, a casa ha trovato il corpo della moglie riverso a terra vicino alla cucina in una pozza di sangue. Il delitto sarebbe avvenuto proprio in questo arco temporale, tra le 7.15 e le 8.45. Non ci sono segni di effrazione sulla porta di ingresso della casa. A quanto pare, il giovane aveva le chiavi dell’abitazione, in quanto, nonostante avesse interrotto la relazione con la figlia più piccola della vittima, avrebbe mantenuto un rapporto stretto con la famiglia Palazzolo.

sudpress.it
30/07/2016

tags: