Luigi il gelataio fratricida dice "Mi aveva minacciato col coltello"

Omicidio MisterbiancoLuigi Consoli, il fratricida di Misterbianco, era stato minacciato da suo fratello Pippo che una volta, addirittura, dopo l’ennesima discussione per questioni territoriali sulla vendita dei gelati a Misterbianco, lo aveva inseguito con un coltellaccio utilizzato per modellare il torrone.

Mercoledì sera Luigi che aveva ancora una volta litigato con il fratello, temendo un’aggressione si è armato con la pistola con la quale ha poi fatto fuoco assassinando il congiunto. Ma lui non voleva ucciderlo, così come non voleva ferire gravemente la cognata Giuseppa Rapisarda che è ancora ricoverata in ospedale in prognosi riservata. Eccola la versione dei fatti avvenuti a Misterbianco che domani mattina Luigi Consoli offrirà, nel carcere di piazza Lanza, al Gip Anna Maggiore durante l’interrogatorio di garanzia.

Luigi Consoli, abbastanza provato per l’omicidio del fratello, consapevole di avere commesso un fatto che segnerà lui e la sua famiglia per tutta la vita, stamattina ha ricevuto in carcere la visita del suo avvocato e a lui ha ricostruito i fatti avvenuti mercoledì sera. Luigi ha spiegato che intorno alle 20 mentre rientrava a casa ha incontrato il fratello che era seduto su una sedia accanto alla moto-ape con la quale vendeva i le granite e i gelati.

L’uno di fronte all’altro i due hanno ripreso una vecchia discussione sulla territorialità della vendita dei gelati e ad un certo punto Pippo ha iniziato a minacciare Luigi che temendo che il fratello potesse utilizzare il coltellaccio per tagliare il torrone, così come era avvenuto in un’altra circostanza, si è subito allontanato, si è armato con la pistola 7.65 che ha nascosto in tasca e si è ripresentato dinanzi al fratello.

La nuova discussione è subito degenerata e a quel punto Luigi ha iniziato a sparare, dice, senza mirare. Eppure ha centrato cinque volte il fratello Pippo. Ma lui – ha più volte detto – non voleva ucciderlo, sottolineando comunque di essere stato disperato per via delle angherie del fratello, dei soprusi che Pippo gli faceva ogni giorno cercando di vendere i gelati nelle stesse zone che Luigi frequentava e durante le feste patronali.

Brunic
catania.blogsicilia.it
14/03/2014

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